Matteo Renzi sulla riforma del Senato: «La proposta Boschi-Finocchiaro è una mediazione possibile»

«Lo dico senza problemi e lo dico in base ai numeri: l’ Italia ha svoltato. Punto». In un’intervista a tutto campo in apertura di prima pagina con il Foglio, Matteo Renzi invita ad andare avanti su questa strada, perché «l’economia sta ripartendo e i consumi crescono». «Qualcosa sta cambiando, si lavora per restituire tranquillità e fiducia». Riporta il Foglio:

Sono convinto che dire forte è chiaro che il governo abolirà la tassazione sulla prima casa – per tutti e per sempre – ha due effetti immediati. Il primo è uno stimolo a un settore traino per l’Italia come quello dell’edilizia – e vorrei mettere nero su bianco che la prima grande sfida del 2016 per noi sarà questa: far crescere l’occupazione anche in questo settore, puntando su qualità, sostenibilità, attenzione ad ambiente e vivibilità. Perché se non corre un’edilizia che non sia colate di cemento, ma progetto, invenzione, recupero, qualità della vita, sicurezza, non corre il paese. Certo. So quanto è importante agire ancora sull’Irap, dove un primo taglio lo abbiamo fatto anche se i sindacati che rappresentano gli imprenditori, a differenza degli imprenditori, fanno spesso finta che non sia successo niente. Ma per capire l’importanza del taglio della tassa sulla prima casa bisogna pensare al secondo effetto. Negli ultimi anni, ricorderete, i governi hanno confuso i cittadini, togliendo e rimettendo la tassa, e arrivando al punto, nel governo che mi ha preceduto, di togliere la tassa per poi rimetterla con un altro nome. Eliminare per tutti, per sempre, la tassa sulla prima casa, dunque, non crea solo semplificazione e giustizia ma crea anche un clima di fiducia di fronte allo stato: e sono certo che anche qui i numeri ci premieranno

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RIFORMA SENATO: RENZI: «APERTURA BOSCHI FINOCCHIARO POSSIBILE»

– «Dire che le tasse si abbassano solo tagliando la spesa è una sciocchezza, non sarà la strada dell’ Italia», ha ribadito il premier aggiungendo: «Non sforeremo il 3 per cento, ma ci serviremo di quella flessibilità prevista dal fiscal compact, e quell’un per cento di pil in più potrà essere destinato metà a riforme e metà a investimenti».
«Le tensioni sono fisiologiche, la maggioranza c’è e ci sarà e alla fine arriverà il risultato che molti hanno tentato di raggiungere senza successo. Tutto il resto è contorno». Secondo Renzi per la riforma del Senato «non ci sarà bisogno di nessuna forzatura». E definisce «mediazione possibile» la proposta Boschi-Finocchiaro.

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