Maurizio Sarri querelato dalla Democrazia Cristiana
22/01/2016 di Maghdi Abo Abia
Maurizio Sarri dopo l’attacco di Roberto Mancini dovrà fare i conti con la Democrazia Cristiana che ha presentato al Procuratore capo di Palermo una denuncia-querela nei confronti del tecnico del Napoli colpevole non di aver apostrofato il collega dell’Inter come “finocchio” ma per aver affermato in conferenza stampa: «Ho detto la prima offesa che mi è venuta in mente, gli avrei potuto dire sei un democristiano».
MAURIZIO SARRI QUERELATO DALLA DC
E dopo aver affrontato la cosa in campo, in rete e in televisione Maurizio Sarri dovrà difendersi dalle sue parole in un’aula di Tribunale. La denuncia è stata presentata da Alberto Alessi, segretario nazionale della ‘Democrazia Cristiana Nuova’, ex deputato Dc, nonché figlio di Giuseppe Alessi, primo presidente della Regione Siciliana e tra i fondatori della Democrazia Cristiana e del suo simbolo. Il politico ha riferito all’Adnkronos: «non vi è dubbio che il comportamento di Sarri abbia di fatto leso l’appartenenza a colori i quali si riconoscono nella Democrazia Cristiana, oltre che a tutti i cittadini che comunque ne riconoscono la valenza sociale, politica e culturale».
MAURIZIO SARRI, PARLA ALESSI: «NON UNA SCELTA PERSONALE»
La denuncia è stata presentati attraverso i legali Anthony De Lisi e Angela Ajello del Foro di Palermo. Secondo la Democrazia Cristiana «non vi è dubbio che il comportamento di Sarri abbia di fatto leso l’appartenenza a colori i quali si riconoscono nella Democrazia Cristiana, oltre che a tutti i cittadini che comunque ne riconoscono la valenza sociale, politica e culturale». Conclude Alessi: «La decisione di querelare Sarri per le sue parole sulla Democrazia cristiana non è un fatto personale. Ma intendo difendere i valori della Democrazia cristiana e di uomini come Sturzo, De Gasperi e non ultimo mio padre»