Maxi esodo: i 10 tipi da evitare per un viaggio in autostrada
08/08/2015 di Stefania Carboni
Ci sono persone da evitare, caselli da ignorare, percorsi del navigatore da rifiutare. Quando pensi che il peggio sia passato ecco che ti imbatti in loro. I tipi del maxi esodo, da evitare.
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1. LO SLALOMISTA – Ti taglia la strada quando meno te lo aspetti. Ti si infila davanti e avrà sempre il posto migliore, nel lato migliore, nella coda migliore. Un po’ come la persona in fila alla cassa che tu deridi pensando di aver scelto la cassiera giusta. No. Lo vedrai impunemente passare davanti a te, sorriso stampato in faccia, animo da Buddha. Incurante dei pericoli e delle invidie che lo circondano. È uno dei pochi che sopravvive durante la stagione del maxi-esodo.
2. IL PILOTA – Siamo sulla A1 Roma-Napoli ma lui crede di stare a Indianapolis. Lo capti. Arriva dietro di te, in coda, sgasa. Fa rumore. A mezzogiorno non puoi ammirare i suoi meravigliosi led neon, frutto di un lavoro certosino. Il pilota crede di esser Vin Diesel ma di Vin ha solo la pelata. Pensi che, con il motore a 140, ce l’abbia con te, personalmente. Sbagli. Vin di Caserta fa così con chiunque, anche con la vecchina con le buste della spesa sotto casa. Lui sgasa, fa le luci (“perché ha fretta”), si dimentica gli abbaglianti. Tanto rumore per nulla, insomma. Un rumore molto fastidioso. Nella sua versione peggiore assume il grande ruolo del camionista serial killer con sorpassi da brivido. Quello di Duel di Spielberg, per intenderci.
3. L’ANZIANO IN VACANZA – Succede quando meno te lo aspetti. Sei da due ore in macchina. Sei vicino alla meta. Finora è andato tutto liscio. Hai calcolato l’orario giusto, impostato il navigatore, Infotraffico Onda verde è la tua migliore amica. Poi arriva lui: 70 chilometri orari come velocità di punta, cinquecento d’epoca. La fine. Tra un camion di troppo e il traffico in aumento dovrai seguire il vecchino in vacanza. Sarai costretto: come ad una marcia funebre. Quella della tua pazienza.
4. L’USURPATORE DELLE AREE DI SOSTA – Meglio noto come assalitore di parmigiane di melanzana, l’usurpatore delle aree di servizio rovina l’unico momento in cui cerchi di dare un senso al tuo viaggio in autostrada: l’autogrill. Sosta nei parcheggi, sosta nei bagni con improbabili docce, sosta nei luoghi più impensati anche per del sesso occasionale nel tranquillo orario delle tre del pomeriggio. L’usurpatore è solito migrare con prole, cognati, zie, nipoti, trisavoli. Le colonie di usurpatori più ferree raggiungono anche i venti membri, scatenando vere e proprie aree ristoro abusive nei medesimi autogrill. Questa tipologia di viaggiatore ruberà il turno del tuo caffè al bancone, ti farà aspettare dieci minuti alla cassa perché suo figlio sta scegliendo il giocattolo migliore. E’ inviso anche ai ristoratori: comprano acqua, prendono il caffé, al massimo il giornale: il resto del cibo che ha ingurgitato è uscito dalla ghiacciaia formato camper che occupa l’intero e immancabile rimorchio dietro la sua Lancia Dedra. Famosa, quella ghiacciaia, per avere lo stesso volume della borsa di Mary Poppins.
Tutto quello che abbiamo raccontato, lo farà ad un volume estremamente elevato. La domenica l’usurpatore si trasforma in ultras, altra modalità di disturbatore seriale.
5. L’IMBRANATO AL CASELLO – Ovvero quello che per infilare i soldi, prendere il resto, chiedere la ricevuta, ci mette quanto uno che deve percorrere tutta la A1. Scatena l’ira delle altre macchine in fila. Spesso causa pericolosi incidenti diplomatici prendendo, per sbaglio, la fila del Telepass. E pretende di avere ragione. Nei punti di tensione massima alza una mano come segno di resa. In realtà prende tutti in giro. E alla fine tutti avranno aspettato lui che, anche dopo dieci viaggi sulla Milano-Napoli, non ha ancora imparato neanche come mettersi abbastanza vicino alla cassa del casello, in modo da non essere costretto a un salto in alto stile Fosbury per infilare 10 euro nell’apposita apertura.
6 IL MITICO FURIO – Non devi avere paura di lui. A meno che non viaggi con lui o non lo servi al bancone del bar. Come il famoso personaggio di Carlo Verdone, Furio, il precisino, calcola tutto nei minimi dettagli. Perfino i momenti in cui tu devi andare in bagno.
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Stalker del centro informazioni Aci, porta i propri compagni di viaggio al suicidio. Da abbandonare alla prima area di sosta utile. E se non ha nulla a che vedere con voi non rispondetegli mai, neanche davanti alla richiesta di informazioni.
7. LA COMITIVA – Ovvero i ragazzi che già si sentono in spiaggia. Due palestrati a torso nudo davanti, due splendide donzelle in bikini dietro, che ti guardano schifati per la tua maglietta sudata. Come se quella fosse una sfilata e non la Salerno Reggio Calabria. Musica dance a palla. Ti fanno sentire estremamente a disagio in caso di fila ferma. Unica arma? Alzare il tuo Guccini a palla e ignorarli.
8. IL “SO TUTTO IO” – Si tratta di una versione più amichevole del Furio. Il “so tutto io” non ti fa pesare la sua supponenza ma con metodi subdoli e degni della migliore tecnica ipnotica conducono il viaggio come vogliono loro e dove vogliono loro. Comandano loro, anche se non guidano. Sanno già loro cosa è meglio per te. Poi puntualmente sbagliano strada. Nonostante l’errore evidente non ammettono le loro colpe. Spesso il “so tutto io” assume sembianze femminili. Può esser la tua compagna o quella del tuo migliore amico. Insomma, bel divertimento.
9. LO SCIALLOSO – Ci dovete andare d’accordo. Se lo incontrate casualmente per strada dovete adottare la sua filosofia. Lo scialloso è il compagno perfetto per i viaggi: sempre se non volete perdere sei ore in autostrada per un tratto che costa massimo due ore. Con lo scialloso, rilassato e per nulla inquietato da bollini neri, rossi e a pois, parti con almeno 40 minuti di ritardo, fai soste di 20 minuti l’una (ogni 20 minuti, ovvio), la tua macchina diventa una perfetta area fumatori o un drink bar. Lui è già in vacanza, tu smadonni nel traffico più assurdo. Devi semplicemente arrenderti ai suoi «Calma, che problema c’è».
10. L’ANIMATORE COMPULSIVO – Raccoglie l’entusiasmo dei Furio, l’arroganza del “So’ tutto io”, la sfrontatezza del pilota. Si tratta del tuo migliore amico, magari gasatissimo per delle ferie agognate. Anche troppo. Partite alle sei del mattino per arrivare al mare all’una. Cambia compulsivamente le stazioni radio che Blob pare una moviola. Importuna le ragazze in fila in autostrada, la barista all’autogrill, la vecchia alla stazione di servizio. Scatenatissimo, mentre tu hai bisogno di altri cinque caffè per aprire gli occhi. Nessun silenzio è permesso. Nessuno.