MedBunker contro la campagna no vax: «Vergognatevi»
06/11/2017 di Redazione
MedBunker, ovvero il medico Salvo Di Grazia, esperto di fake news sulla salute, se la prende con una campagna no vax. In un lungo post su Facebook accusa l’utilizzo della foto di un minore correlata a un claim contro i vaccini. La cosa grave, sottolinea MedBunker, è lo sfruttamento del caso di un bambino morto. Senza alcun rispetto per la famiglia. «Non metto l’immagine per non dare ulteriore visibilità – aggiunge – non mi chiedete pareri sul caso o su cose simili, qui non sto discutendo né di malattie né di vaccini ma di educazione, civiltà. Invece questa associazione sta contando quante condivisioni, visualizzazioni, like, ha ottenuto l’immagine. Una cosa rivoltante. Non mi interessa il caso, non ha importanza nulla se non il dolore di quella famiglia e la strumentalizzazione che se ne fa».
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In molti hanno segnalato l’immagine on line, adesso difficilmente reperibile in rete. Ecco l’intero post:
“Per scelta personale e morale non ho mai (MAI) usato una notizia di cronaca o un caso personale, per darmi ragione.
Si chiama strumentalizzazione ed è un atto vergognoso, di basso livello, volgare.
Se ogni volta che morisse un bambino per malattia infettiva (come recentemente per meningite e morbillo) io mettessi le foto (tremende!) di questi bambini, se usassi la sofferenza di queste famiglie per i miei interessi non riuscirei a guadarmi allo specchio. Quanto sarebbe squallido mettere immagini cruente o bambini sofferenti in pubblico per convincere chi legge?
Perché capisco le opinioni, le ideologie, capisco che ognuno vorrebbe avere ragione ma usare il dolore degli altri, sfruttare le tragedie per i propri scopi lo trovo davvero l’ultimo scalino della dignità umana.
In queste ore sta girando l’immagine di una campagna pubblicitaria di una associazione contro i vaccini. In questa immagine si richiama la tragedia (una morte di un bambino) di una famiglia dandone la colpa ai vaccini (cosa assolutamente non dimostrata, al contrario di quello che dice chi diffonde l’immagine). Un bambino di spalle come “simbolo” di presunti “morti da vaccino”.
Non metto l’immagine per non dare ulteriore visibilità, non mi chiedete pareri sul caso o su cose simili, qui non sto discutendo né di malattie né di vaccini ma di educazione, civiltà. Invece questa associazione sta contando quante condivisioni, visualizzazioni, like, ha ottenuto l’immagine. Una cosa rivoltante.
Non mi interessa il caso, non ha importanza nulla se non il dolore di quella famiglia e la strumentalizzazione che se ne fa.
Queste cose fanno male a tutti, mi dispiace e vorrei che anche chi si dice “contro i vaccini” si ribellasse. A chi deve fare una scelta per la salute del figlio non interessa chi alza di più la voce o chi mette le immagini più crude, interessa conoscere la realtà.
Non c’è un campionato da vincere, non c’è una classifica o una medaglia, per i nostri figli serve solo informazione onesta, seria, corretta, il resto sono giochi di potere e di esibizionismo.
Vergognatevi e fateli vergognare.
Da parte mia solo completa indifferenza e ribrezzo”.