“Meglio che gli ebrei stiano alla larga dal M5S”
25/09/2012 di Alessandro D'Amato
Ieri Enrico Sassoon si è presentato a L’Infedele per parlare del suo addio alla Casaleggio, anticipato venerdì scorso da L’Espresso e raccontato dallo stesso Sasson in una lettera aperta al Corriere della Sera (LEGGI QUI). Sassoon ha incolpato le puttanate dei complottisti che da qualche anno, come da noi segnalato in tempi non sospetti (LEGGI QUI), lo iscrivevano ai Bilderberg, alla massoneria e ad ogni complotto possibile ed immaginabile. C’è da dire che ieri, quando intelligentemente Gad Lerner gli ha chiesto se si era accorto che tra i complottisti senza se e senza ma si potevano annoverare tanti, tantissimi fans di Grillo (ricordate, vero, la consigliera che credeva ad Haarp, per dirne una?), e Sassoon ha elegantemente evitato la domanda cambiando discorso. Forse però, per convincerlo della circostanza, potrebbero bastare i commenti al suo addio pubblicati nel blog di Grillo. Come ad esempio questo:
E non c’è mica solo quello:
E se tra i commenti c’è chi ricorda anche alcune pure e semplici verità…
Grillo ha da sempre fatto del complottismo da 4 soldi la sua arma vincente per conquistare la massa critica di consesni: -la medicina “ufficiale” è brutta e cattiva, nelle mani di multinazionali senza scrupoli -i vaccini non servono -la diagnostica preventiva contro il cancro è inutile – il terremoto in Emilia era prevedibile, bastava dare ascolto ad un cialtrone e finanziare qualche azienda per acquistare inutili m acostore rilevatori da radon – il terremoto in Emilia è stato causato dalle trivellazioni Potrei andare avanti ore con un campionario da bar sport.
…in generale, a parte le giaculatorie contro i giornalisti cattivi, il tono su Sassoon è proprio questo:
Primo. Perché in questa lunga lettera Enrico Sassoon non smentisce chiaramente di essere componente di Bilderberg o di altre associazioni dello stesso tipo?
Secondo. L’attacco alla Rete pubblicato senza nemmeno commento sul bolg di Beppe Grillo?
Insomma, la madre dei cretini è sempre incinta. E soprattutto, bipartizan.