Merkel tra i gerarchi nazisti, polemiche per la copertina dello “Spiegel”
22/03/2015 di Redazione
Angela Merkel circondata da gerarchi nazisti, con il Partenone alle spalle e il titolo sul fotomontaggio: “La superpotenza tedesca“. Polemiche per la copertina del magazine tedesco “Der Spiegel“, che ha pubblicato un reportage su come «l’Europa vede la Germania». A poche ore dalla visita del premier ellenico e leader di Syriza, Alexis Tsipras, il settimanale ha provocato la cancelliera con una scelta pesante che ha scatenato forti proteste, anche da parte di altre testate, per un paragone considerato offensivo e “inaccettabile”.
MERKEL E IL FOTOMONTAGGIO CON I NAZISTI, POLEMICHE CONTRO LO SPIEGEL –
Come spiega il quotidiano “La Repubblica“, nel fotomontaggio la cancelliera, vestita in colori sgargianti, è inserita nella foto manipolata in mezzo a un gruppo di ufficiali della Wehrmacht che si erano fatti ritrarre esultanti sullo sfondo del Partenone, dopo la caduta di Atene.
«The German Übermacht» (“l’eccesso di potenza tedesca”, significa più o meno): il titolo di copertina mischia volutamente inglese e tedesco, per lanciare il sasso nello stagno: è così che ci vedono gli altri europei. Un “Quarto Reich”, appunto. E subito esplodono le polemiche, con il quotidiano liberal di Monaco Sueddeutsche Zeitung in prima fila, ed a seguire le altri principali testate tedesche, ossia la Frankfurter Allgemeine e la Welt: stavolta, scrivono, i colleghi dello Spiegel hanno davvero esagerato».
Non è la prima volta che le scelte editoriali dello Spiegel causano polemiche accese nel paese tedesco. Già decenni fa si ricorda il piatto di spaghetti con pistola, per denunciare criminalità e terrorismo nello “Urlaubsland Italien”. Poi, lo stivale dominato da Berlusconi, allora premier, che palpeggiava donne nude. Ma allora, come spiega il quotidiano diretto da Ezio Mauro, le copertine del settimanale fondato da Rudolf Augstein avevano attaccato paesi «alleati e amici»:
«Questa volta è diverso: il bersaglio è la Germania stessa, appunto. Attenti, avverte lo Spiegel nel servizio, supportato da lunghe corrispondenze dalle principali capitali europee: i nostri partner ci vedono come una potenza arrogante e prepotente, sempre pronta a dettare legge a tutti e mai disposta ad ascoltare gli altri. Come un paese che usa la sua forza economica per darsi un ruolo egemonico in Europa a tutti i costi, dopo decenni non dimenticati in cui tentò di farlo con due guerre mondiali. Sui media e nei social forum online esplode la rivolta, rilanciata soprattutto dalla Sueddeutsche e dalla Bild: «I nazisti sfruttarono brutalmente i paesi occupati, rubarono le riserve della banca centrale ellenica, noi forniamo aiuti e crediti».
LA REPLICA DELLO SPIEGEL: «LA FOTO NON CREA MALINTESI. NOI DESCRIVIAMO COME CI VEDE IL RESTO D’EUROPA»
La replica della direzione dello Spiegel non si è fatta attendere: «I titoli di questa edizione sono volutamente esagerati per accendere il dibattito. Ma non creano malintesi né espongono paragoni fuorvianti. Pensa così solo chi vuole pensarlo, noi descriviamo come il resto d’Europa ci vede».
Chefredakteur @Brinkbaeumer: Missverstehen kann den SPIEGEL-Titel nur, wer ihn missverstehen will http://t.co/Jq2gPCRvhQ
— Mathieu von Rohr (@mathieuvonrohr) 21 Marzo 2015
(Photocredit: Screenshot/Der Spiegel)