Metodo Hamer: i genitori di Eleonora Bottaro sono accusati di omicidio colposo
27/04/2017 di Stefania Carboni
I genitori di Eleonora Bottaro, la giovane stroncata il 29 agosto da una leucemia, sono accusati di omicidio colposo dalla la procura di Padova. Lino Bottaro e Rita Benini avrebbero anche l’aggravante della cosiddetta “previsione dell’evento”. La famiglia seguiva le cosiddette cure alternative, in particolare il metodo Hamer.
IL METODO HAMER
Cosa è il metodo Hamer? La famiglia Bottaro seguiva la filosofia di un ex dottore tedesco, Ryke Geerd Hamer, secondo cui le malattie sono legate profondi traumi psicologici, curabili non con farmaci e terapie della medicina tradizionale. Si tratta della Nuova medicina tedesca, che avrebbe provocato la morte di centinaia di persone nei Paesi in cui ha operato il dottor Hamer, medico a cui è stata ritirata l’abilità a esercitare la professione.
LA STORIA DI ELEONORA BOTTARO
Eleonora si ammalò quando era ancora minorenne. Per il suo caso si mosse il tribunale dei minori di Venezia e il comitato etico dell’azienda ospedaliera di Padova. Secondo i medici senza la cura tradizionale, ovvero anche attraverso chemioterapia, la ragazza sarebbe morta.
Da quel momento in poi partì una dura battaglia legale, guerra in cui i genitori persero anche la patria potestà della minorenne. Dopo una mediazione non semplice, come raccontò il Mattino di Padova, i Bottaro hanno trasferito la figlia in Svizzera, all’ospedale di Bellinzona, dove la sua leucemia è stata curata con il cortisone e dosi massicce di vitamina C. Dopo una leggera ripresa la ragazza è morta. Dopo il decesso la procura di Padova ha aperto un’indagine requisendo le cartelle cliniche e sentendo famiglia, amici e fidanzato della ragazza.
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Come riporta Enrico Ferro su Repubblica secondo il procuratore di Padova Matteo Stuccilli «risulta che i genitori, violando l’obbligo di tutela insito nella potestà genitoriale, da un lato si opponevano alla terapia chemioterapica, osteggiata fin dal primo intervento medico, dall’altro ingeneravano nella figlia Eleonora una falsa rappresentazione della realtà sia in ordine alla gravità e mortalità della patologia da cui era affetta (leucemia linfoblastica acuta) sia con riferimento alla idoneità e adeguatezza curativa soltanto dei rimedi da essi proposti, privi di qualsiasi validità scientifica. In tal modo inducevano in Eleonora il falso convincimento che la terapia chemioterapica fosse non solo necessaria ma addirittura nociva e interferivano in ogni scelta medica».
(foto ANSA-ZUMAPRESS – © Glen Stubbe/Minneapolis Star Tribune via ZUMA Wire)