Michaela Biancofiore: «I trans sono una cosa ‘mezza’»
01/07/2014 di Redazione
Nonleggerlo rilancia uno stralcio dell’intervista di Michaela Biancofiore per i microfoni del programma di Radio2 Un giorno da pecora, cui è stata ospite lunedì mattina. A una domanda di Claudio Sabelli Fioretti, l’ex sottosegretario alle Pari Opportunità parla dei transessuali come «una cosa mezza», «creata ad arte»:
Non si può essere né carne né pesce. Uno se è maschio va con le donne, se invece ha una propensione per il proprio sesso, va con gli uomini o con le donne, con il proprio sesso. Ma non che va con una cosa mezza: una mezza creata ad arte, perché non esistono i trans in natura. Anche se c’è qualcuno che nasce “strano”.
«I TRANS NON ESISTONO IN NATURA» – E l’onorevole di Forza Italia prosegue nelle sue argomentazioni, parlando addirittura di «una macchina da soldi»:
È una macchina da soldi per chi si trasforma in transessuale, perché se uno si sente uomo o donna fa l’operazione, e io su questo sono completamente d’accordo: se uno nasce in una prigione di corpo e fa l’operazione io sono la prima a dire menomale
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I PRECEDENTI – Non è la prima volta che la deputata azzurra prende posizioni simili sui temi di omosessualità e transessualità: dopo essersi schierata contro i matrimoni gay e aver affermato che «chi va con i trans ha seri problemi», nel maggio 2013 dopo essere stata rimossa dal ruolo di sottosegretario alle Pari Opportunità, la stessa Biancofiore aveva affermato che «i gay si ghettizzano da soli» e che non riteneva «normale» che un uomo «potesse andare con i trans».
(Photocredit copertina: LaPresse / Mauro Scrobogna)