Migranti, la Francia chiude il confine di Ventimiglia, proteste in Italia

Migranti, tensione tra Francia e Italia. Da giovedì è chiuso il confine dal lato francese ed i migranti che provano a passare la frontiera vengono rispediti in Italia. Al momento, secondo quanto raccontato dal Secolo XIX, ci sono 200 migranti bloccati alla frontiera di Ponte San Ludovico, con la Gendarmeria francese che ha fatto un cordone poco dietro il cartello che indica il passaggio tra Francia e Italia.

Migranti ventimiglia
(JEAN-CHRISTOPHE MAGNENET/AFP/Getty Images)

MIGRANTI: «GRAZIE ITALIA MA VOGLIAMO ANDARCENE» –

I migranti vogliono andare in Francia. Lo provano i cartelli con su scritto «Grazie Italia, ma vogliamo andarcene» ma non è possibile. Vengono rispediti indietro. Ci sono storie di persone riuscite ad arrivare a Mentone, Nizza, addirittura Parigi, prima di essere ricacciate in Italia. Ed ora si trovano a dormire in stazione, perché non sanno dove andare. Il sindaco Enrico Ioculano dice che ormai ogni spesa per l’assistenza è a carico del comune di Ventimiglia e che al di là delle parole e della demagogia nessuno si sta attivando per risolvere la crisi.

 

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LA DELUSIONE DI CHI VIENE RIMANDATO IN ITALIA –

Pierpaolo Fanzone, dirigente della polizia di frontiera, spiega che la delusione negli occhi dei migranti è palpabile. «È come se pensassero di avercela fatta». Invece no, rimangono bloccati a Ventimiglia e non capiscono perché. C’è chi vorrebbe andare in Inghilterra, chi in Danimarca, chi in Francia. Ma sopratutto nessuno vuole rimanere a Ventimiglia. Ma Parigi non fa sconti. L’unico modo per attraversare il confine? Affidarsi ai passeur o battere di notte i sentieri dietro Ventimiglia. Qualcuno ce l’ha fatta, visto che il numero dei migranti è sceso da 200 a circa cento. Ma quelli che sono rimasti non stanno certo a guardare e si sono mobilitati per una manifestazione.

LA FRANCIA CONTINUA A TENERE CHIUSO IL CONFINE –

E mentre Jean Luc Guibal, sindaco di Mentone, ha detto che la frontiera resterà chiusa, i migranti stanno facendo lo sciopero della fame davanti alla frontiera. Non mancano screzi tra loro. Qualcuno vorrebbe mangiare ma qualcun altro non vuole. La polizia è dovuta intervenire con una carica, con il risultato che alcuni migranti si sono buttati in mare. E si moltiplicano i cartelli, ripresi dal Corriere della Sera: «We need to pass», dobbiamo passare, e «Where is freedom in France?», dov’è la libertà in Francia?
E dalla Francia intanto fanno sapere di aver bloccato nell’ultima settimana 1.439 migranti. Di questi 1.097 sono stati rispediti in Italia.

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