Il Ministero della Salute ha denunciato il Codacons per procurato allarme sui vaccini
05/12/2017 di Redazione
Il confronto sui vaccini finisce anche in tribunale. Il Ministero della Salute ha deciso di querelare il Codacons dopo l’ennesimo allarme lanciato dell’associazione dei consumatori su casi di morti sospette. Nella vicenda è intervenuta anche l’Aifa, l’Agenzia del Farmaco, negando una relazione tra di decessi di cui ha parlato il Codacons e la somministrazione di un vaccino.
VACCINI, IL MINISTERO DELLA SALUTE DENUNCIA IL CODACONS
Il Ministero ha querelato l’associazione per procurato allarme presso a Procura della Repubblica di Roma. Presso la Procura di Catania, invece, l’associazione insieme al Comitato vaccini sicuri (Covasi) aveva presentato un esposto-denuncia per «omicidio colposo, commercio e somministrazione di medicinali guasti» citando 13 casi di morti che sarebbero morti secondo il Codacons per le vaccinazioni. L’Aifa si è attivata per controllare il contenuto dell’esposto scoprendo che quelle morti non aerano avvenute in Italia, ma in altri Paesi, e che «non c’è nessuna relazione accertata» tra le segnalazioni e i vaccini. Non è la prima volta che le accuse delle associazioni di consumatori si trasformano in carte bollate. Alcuni mesi fa, a maggio, il Codacons aveva denunciato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e l’Aifa per abuso d’ufficio, omesso controllo e favoreggiamento delle case farmaceutiche.
All’Ansa il Ministero ha fatto sapere che le affermazioni dell’associazione «risultano destituite di ogni fondamento e volutamente dirette a creare panico tra la popolazione». Il Codacons, che nella sua ricerca parla di «una contaminazione da micro e nanoparticelle dei vaccini distribuiti dal nostro Servizio sanitario nazionale» e ipotizza un legame tra quella contaminazione tra quella contaminazione e un «numero rilevante di morti» e «reazioni avverse», cita tra gli autori la ricercatrice del Cnr Antonietta Gatti e il farmacologo Stefano Montanari. Ma dall’Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici del Cnr hanno fatto sapere di non aver mai avuto a che fare con lei, che la dottoressa Gatti è stata associata all’Istec per motivi diversi dallo studio sui vaccini. L’associazione, dopo la denuncia del Ministero, ha comunque espresso una posizione meno netta. «Per quanto riguarda i decessi sospetti di bambini degli ultimi mesi – hanno dichiarato – non abbiamo mai affermato che tali morti siano sicuramente da attribuire alle vaccinazioni. In assenza di prove certe, mai ci sogneremmo di fare simili dichiarazioni. Ci siamo limitati a segnalare alla magistratura i casi di morti sospette degli ultimi mesi».
(Foto: ANSA / CIRO FUSCO)