No al minuto di silenzio per le vittime di Londra, la federcalcio saudita chiede scusa

La federazione calcistica dell’Arabia Saudita ha chiesto scusa per la mancata partecipazione al minuto di silenzio dei calciatori della propria nazionale per ricordare le vittime dell’attentato di Londra. L’episodio è avvenuto ieri, prima della partita di qualificazione dei mondiali di Russia 2018 contro l’Australia, allo stadio Adelaide Oval. Prima del fischio d’inizio i calciatori australiani si sono schierati uno di fianco all’altro, a centrocampo, per il minuto di raccoglimento per i morti nell’attacco terroristico in Inghilterra ma i giocatori dell’Arabia Saudita hanno deciso di continuare il riscaldamento e schierarsi all’interno della loro metà campo.

NO AL MINUTO DI SILENZIO, FEDERCALCIO SAUDITA CHIEDE SCUSA

La scelta dei calciatori sauditi ha scatenato le ire dei politici australiani che l’hanno definita «vergognosa», mentre funzionari della federazioni dicevano di essere stati informati in anticipo che «la tradizione non era in linea con la cultura saudita». «Non si tratta di cultura, è mancanza di rispetto», ha dichiarato il deputato australiano Anthony Albanese. Poi si è espressa anche la federcalcio saudita chiedendo scusa «senza riserve». «La federazione calcistica dell’Arabia Saudita condanna tutti gli atti di terrorismo e l’estremismo ed estende le sue più sincere condoglianze alle famiglia di tutte le vittime e al governo e la gente del Regno Unito», è quanto scritto in un comunicato.

 

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Nel video della partita si notano alcuni sguardi di calciatori australiani attoniti per quello che stava accadendo di fronte a loro. Il minuto di raccoglimento era stato chiesto dall’Australia soprattutto per ricordare le due connazionali morte al London Bridge, Sara Zelenak e Kirsty Boden.

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