Mondiali 2014, le partite dell’Italia e le insidie che ci aspettano

PARTITE ITALIA MONDIALI, QUALE CAMMINO? – Il cammino dell’Italia a Brasile 2014 sulla carta sembra non dover creare troppi problemi agli azzurri, almeno fino all’arrivo ai quarti di finale. Determinante sarà la prestazione della banda di Cesare Prandelli nel girone eliminatorio, nel quale incontreremo, nell’ordine, Inghilterra, Costarica ed Uruguay.

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PARTITE ITALIA MONDIALI, OBIETTIVO OTTAVI – Partiamo dagli accoppiamenti per ottavi e quarti di finale. Se gli azzurri riuscissero a vincere il proprio girone, si troverebbero di fronte la seconda del gruppo C, ovvero una tra Colombia, Grecia, Costa d’Avorio e Giappone. Presumibilmente la sfida sarà tra i sudamericani, privi della loro punta di diamante, Radamel Falcao, ed i greci, pericolosi specie per il loro gioco di rimessa che nel 2004 li portò a vincere l’Europeo. Stessi avversari in caso di arrivo al secondo posto, in quanto incontreremmo la prima del girone. E qui potremmo comunque parlare di un’equivalenza tra Colombia e Grecia, sicuramente più deboli di Inghilterra e Uruguay.

PARTITE ITALIA MONDIALI, IL RISCHIO SPAGNA – Se superassimo l’ostacolo del gruppo C da primi del girone, ai quarti di finale incontreremmo la vincente della sfida tra la seconda del girone A (Brasile, Croazia, Messico e Camerun) e la prima del girone B (Spagna, Olanda, Cile, Australia). Detto che il Brasile vincerà il suo girone e che la sfida sarà tra Messico e Croazia, una delle due affronterà con tutta probabilità la Spagna, al momento un gradino sopra l’Olanda. Allora potremmo trovare la Spagna. La situazione migliore se consideriamo il destino che ci aspetterebbe in caso di qualificazione ai quarti da secondi nel girone.

PARTITE ITALIA MONDIALI, L’INCUBO BRASILE – In questo caso affronteremmo la vincente del girone A (il Brasile) con la seconda del girone B, l’Olanda. Considerata la forza della Torcida, rischieremmo di essere travolti dall’oceano verde-oro. Potremmo anche vincere, ed in questo caso la fama di Cesare Prandelli arriverebbe ad affiancarsi a quella del Vecio, Enzo Bearzot, padre putativo di tre generazioni di tifosi di calcio. Certo. La scelta è ardua ma tra Spagna e Brasile probabilmente sarebbe meglio scegliere la prima, già affrontata negli anni mostrando talento, concentrazione e capacità tali da mettere in confusione le Furie Rosse.

 

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PARTITE ITALIA MONDIALI, OCCHIO AL COSTARICA – Ma per arrivare a pensare a Spagna e Brasile dobbiamo prima superare il nostro Girone. Come abbiamo detto nei giorni scorsi, non esistono più le squadre materasso ed ognuna delle 32 qualificate al Mondiale ha il diritto di essere affrontata al meglio. Per questo il Costa Rica rappresenta la peggiore insidia per noi. Perché quando partiamo favoriti, gli italiani si lasciano andare convinti della propria superiorità davanti al dio Eupalla. E poi si arriva ai casi clamorosi come l’1-1 con la Nuova Zelanda ed il 3-2 con la Slovacchia, ultimi casi da dimenticare, registrati solo un quadriennio fa a Sudafrica 2010. I centroamericani non sono più Wanchope-dipendenti ma hanno un ottimo organico a partire dal portiere del Levante Keylon Navas fino ad arrivare Brian Ruiz del Psv o Jairo Arrieta del Columbus, uno di cui sentiremo parlare.

PARTITE ITALIA MONDIALI, IL FATTORE INGHILTERRA – La Nazionale dovrà stare attenta anche al debutto, che non poteva capitare con una squadra peggiore. Si giocherà a Manaus, in Amazzonia, contro l’Inghilterra, una delle squadre più fisiche del mondo. Gli azzurri dovranno mettere in mostra la propria preparazione atletica cercando di non soccombere agli inglesi che, almeno a parole, si dichiarano pronti ad uscire già dopo il girone eliminatorio. Parole di circostanza o meno, appare evidente la necessità di tenere d’occhio Gerrard, Lampard, Rooney e soci ma sopratutto quella vecchia volpe di Roy Hodgson in panchina, uno che sa come far giocare a calcio le proprie squadre.

PARTITE ITALIA MONDIALI, L’URUGUAY ED IL SUO ATTACCO – Ed a proposito di vecchie volpi, non dimentichiamo Oscar Washington Tabarez, arrivato quarto a Sudafrica 2010 con il suo Uruguay, stesso risultato ottenuto nella Confederations Cup 2013 contro l’Italia, che ha vinto ai rigori dopo il 2-2 dei supplementari. La vicinanza con Montevideo, la presenza dei tifosi ed il ricordo di Ghiggia del 1950 spingeranno la Celeste verso un nuovo traguardo, l’arrivo nelle prime otto. L’Uruguay di fatto è lo stesso di quattro anni fa, con una differenza: Edinson Cavani e Luis Suarez sono maturi quanto basta per trasformare l’attacco del Paese sudamericano come il più forte del mondo. E per l’Italia, come abbiamo visto, il Mondiale brasiliano non sarà certo una passeggiata. Ma se si dovesse arrivare alle semifinali dopo aver regolato i conti con queste squadre, allora ci sarà da divertirsi. (Photocredit Lapresse)

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