Quelli che voterebbero Movimento 5 stelle (e mai lo avrebbero votato)

Si chiamano «insospettabili», potrebbero detestare anche Beppe Grillo, ma sono talmente delusi che ora sono disposti a votare per il Movimento. Ne parla oggi la Stampa, citando Roberto Weber, l’unico sondaggista che due anni fa capì in anticipo l’escalation grillina. Scrive il quotidiano:

«Sì, è così. È’ un fenomeno recente, che riguarda elettori prevalentemente della sinistra tradizionale, quelli che votavano Pci, Ds o Pd, che in parte potrebbero “colmare” una parte di elettori che sono invece tornati a propendere per l’astensione. Ora sarà interessante studiare a fondo le ragioni di questa novità»
Anche il professor Gianfranco Pasquino, già allievo di Norberto Bobbio e di Giovanni Sartori, è dell’idea che qualcosa si stia muovendo: «In questa stagione la politica classica non è migliorata: può essere che Renzi non abbia responsabilità nella crisi di Roma, ma questa crisi c’è. Può darsi che l’Italia non abbia responsabilità nella difficoltà dell’Europa di affrontare i flussi migratori, ma questa Europa non ci rassicura sulle sue capacità di farcela. Questi e altri problemi persistenti, a cominciare da quelli economici, stanno creando in una parte di elettorato “normale” e attento alle vicende politiche una disponibilità a guardare verso il movimento Cinque Stelle».

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Il quotidiano torinese cita un sondaggio di «Scenari Politici» di agosto: il Pd cala del 6,3% rispetto all’aprile scorso, mentre il Cinque Stelle sale del 4,9% nello stesso periodo, portandosi al 26,1%.

(in copertina foto Getty/EPA/FOTIS PLEGAS G.)

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