Movimento Italiano Genitori contro il GF Vip: la petizione per boicottarlo

13/11/2017 di Redazione

Il MOIGE, il Movimento Italiano Genitori ONLUS, ha lanciato una petizione contro il GF Vip, “un programma che non merita di essere nel palinsesto di nessuna tv”, perché “indecente, volgare e squallido”. L’obiettivo della raccolta firme è convincere le aziende a boicottare gli spazi pubblicitari della trasmissione. A indignare i genitori non sembrano esser stati gli attimi di intimità tra Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser, che tanto hanno sconvolto il bigotto pubblico italiano, quanto più le bestemmie, gli accesi litigi e gli insulti omofobi.

LA PETIZIONE DEL MOVIMENTO ITALIANO GENITORI CONTRO IL GF VIP

Ecco quanto si legge nel testo della petizione lanciata dal Movimento Italiano Genitori contro il GF Vip:

Il programma “Grande Fratello VIP”, in onda ogni lunedì sera su Canale Cinque, è inaccettabile: assistiamo ad ogni puntata ad un’esplosione di indecenza, volgarità e squallore.

Al programma “non manca nulla”: accesi litigi, bestemmie, come quelle di Predolin, di Impastato e di Onestini, minacce gratuite, come quella di Rodriguez ai danni di Bossari e insulti, come le affermazioni discriminanti contro Malgioglio.

È inammissibile che vengano trasmessi programmi così scadenti, di tale squallore e bassezza culturale, che offendono la dignità di tutti gli spettatori minori e genitori che siano.

Firma subito per chiedere che le aziende evitino di inserire i propri spot nella trasmissione che non merita di essere nel palinsesto di nessuna tv.

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La petizione del Movimento Italiano Genitori contro il GF Vip ha raccolto in tre giorni oltre 10.000 firme. L’obiettivo prefissato è di raggiungere quota 20.000. Difficile pensare che la mobilitazione porti da qualche parte, considerato che la pubblicità paga, finché c’è il pubblico e quello al reality di Canale 5 non manca. L’unico strumento nelle mani di chi si sente indignato da uno spettacolo di tale bassezza è evitare di guardarlo. E per farlo basta il telecomando, non serve una petizione online.

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