Moviola in campo, cosa c’è da sapere
15/04/2016 di Maghdi Abo Abia
Moviola in campo. La battaglia di Aldo Biscardi è arrivata finalmente a compimento anche se il popolare giornalista non ha avuto voce in capitolo. L’Ifab, International Football Association Board, l’ente che gestisce le regole del gioco del calcio, ha deciso che l’Italia sarà tra le federazioni nazionali che sperimenteranno il VAR, Video Assistance Referee, appunto la moviola in campo.
MOVIOLA IN CAMPO, LA RIUNIONE DEL 21 APRILE
Il test verrà condotto a partire da settembre e, probabilmente, riguarderà la Serie B. La Figc ha deciso di muoversi per tempo fissando una riunione per il prossimo 21 aprile con i vertici della Lega di Serie A e la Lega di Serie B insieme all’Aia, Associazione Italiana Arbitri per parlare del sistema VAR e capire quelle che sono le richieste tecnico-operative necessarie all’avvio della sperimentazione della moviola in campo.
MOVIOLA IN CAMPO, LE PAROLE DI CARLO TAVECCHIO
Carlo Tavecchio ha commentato così: «Siamo stati tra i primi sostenitori dell’utilizzo della tecnologia in campo e riteniamo di avere tutti i requisiti per offrire il nostro contributo a questa importante sperimentazione. Nel rispetto della fluidità del gioco e della centralità dell’arbitro, anche nel calcio l’innovazione migliorerà tutto il sistema, come ha già dimostrato la positiva adozione della Goal line technology».
MOVIOLA IN CAMPO, A COSA SERVE
Secondo quanto deciso dall’Ifab e ripreso dalla Fifa la moviola in campo potrà essere usata in quattro diverse circostanze: Cancellare qualsiasi dubbio sulla regolarità di un gol; Decidere se espellere o meno un giocatore nel caso di un dubbio; Decidere se assegnare o meno un calcio di rigore; Ammonire o espellere un giocatore nel caso di un dubbio, ad esempio a seguito di un parapiglia in campo.
MOVIOLA IN CAMPO, L’ARBITRO SARÀ AIUTATO DA ALCUNI COLLEGHI CHE GUARDERANNO LA PARTITA IN TV
Il funzionamento della moviola in campo per il calcio sarà simile, ma non uguale, a quello che il Rugby prevedere per il TMO, il Television Match Official. Uno o più arbitri avranno accesso ai video dell’incontro e potranno parlare con il direttore di gara in campo anche se quest’ultimo non dovesse richieder il loro intervento. A quel punto l’arbitro in campo potrebbe o affidarsi al parere dei colleghi o potrebbe richiedere di vedere a bordo campo le immagini contestate prima di prendere una decisione. Una riforma copernicana che potrebbe cambiare davvero il calcio.