Il muro anti-immigrazione della Bulgaria

La Bulgaria allungherà il muro anti-immigrazione costruito per fermare l’afflusso di profughi alla sua frontiera con la Turchia. ll Parlamento ha approvato l’iniziativa del governo di Sofia, che aveva già realizzato una precedente barriera protettiva di 30 chilometri per contenere l’ingente massa di persone che scappano dalle guerre del Medio Oriente, in primis la Siria.

IL MURO ANTI-IMMIGRAZIONE DELLA BULGARIA – La Bulgaria ha approvato il significativo allungamento del muro anti-immigrazione costruito alla frontiera con la Turchia, come riferisce Handlesblatt. Il Parlamento di Sofia ha votato a favore della proposta del governo, a larga maggioranza, per un’accelerazione dei lavori di questa protezione pensata per fermare il costante flusso di profughi in arrivo dai Paesi mediorientali. Per velocizzare la costruzione del muro anti-immigrazione sono stati rimossi anche diversi vincoli burocratici. La struttura sarà così allungata di 82 chilometri, per un costo di circa 90 milioni di levi, circa 46 milioni di euro. ll presidente della commissione Difesa del Parlamento bulgaro ha rimarcato come il muro, protetto col filo spinato, sia un messaggio rivolto ad Africa e Medio Oriente che suona più o meno così: “in Bulgaria non c’è più posto”. Nel 2014 la Bulgaria ne aveva costruito uno di 30 chilometri, con una barriera alta 3 metri coperta, appunto, di filo spinato, che ha permesso di diminuire il flusso dei profughi a 6 mila rispetto agli 11 mila del 2013. La crisi umanitaria in Siria aveva messo in difficoltà lo stato dell’Est Europa, il Paese più povero dell’UE, diventato meta di approdo di un massiccio flusso di persone che scappavano dai conflitti in quelle zone a rischio.

I NUOVI MURI DELL’EUROPA – L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati aveva criticato l’iniziativa del governo bulgaro, intrapresa dopo che negli ultimi anni erano arrivati nel Paese più povero dell’UE circa 18 mila profughi della guera siriana. La Bulgaria si aspettava un nuovo afflusso in primavera e per questo motivo ha deciso di accelerare e allungare il muro. Secondo le stime governative permetterà un risparmio di 1 milione di euro circa grazie ai risparmi ottenuti sui costi gestionali della polizia. Circa un migliaio di agenti pattugliava il confine della Bulgaria con la Turchia, che è lungo poco meno di 400 chilometri. E questa barriera non è l’unica protezione dai confini che si sta costruendo in Europa. L’Ucraina ha deciso di proteggere parte del suo confine russo allo stesso modo, mentre all’interno dell’UE la libera circolazione delle persone garantita dagli accordi di Schengen è messa continuamente in discussione da diversi leader importanti, come David Cameron e Marine Le Pen, che hanno proposto misure di limitazione molto diverse l’una dall’altra.

Photocredit: DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images

Share this article