Nino Frassica a Sanremo 2016 con A mare si gioca VIDEO E TESTO
11/02/2016 di Redazione
Il finale della seconda serata di Sanremo 2016 è stata caratterizzata dall’esibizione di Nino Frassica. L’ex frate di Scasazza, dopo aver dato vita ad un’esilarante intervista doppia con Gabriel Garko, dalla qualequest’ultimo esce un po’ inevitabilmente massacrato, si è esibito nell’interpretazione di una poesia, di un testo scritto da Tony Canto, compositore e cantautore siciliano, nato a Messina il 6 novembre 1964. Come autore ha scritto per molti cantanti come Nina Zilli, Mannarino, Pilar, Bungaro.
Questo testo – spiegano i due – nasce dall’esigenza di spiegare ad un bambino la tragedia degli esseri umani che ogni giorno perdono la vita nel Mar Mediterraneo. Da questa esigenza, appunto, nasce A Mare si Gioca una favola dolce-amara in musica. E proprio Nino Frassica, davanti a una platea attenta, ha recitato in musica questo testo.
NINO FRASSICA A MARE SI GIOCA VIDEO
A MARE SI GIOCA TESTO
A mare si gioca
Si possono fare i castelli di sabbia
si può stare sotto l’ombrellone a fare le parole crociate
si può giocare con le racchette e la pallina
si possono fare volare gli aquiloni
e si può scrivere il proprio nome sulla sabbia
A mare si gioca
Si possono fare le gite col canotto
si può prendere un materassino e fare il bagno col bambino
gli puoi mettere i braccioli, la maschera,
e poi quando esce dall’acqua starci insieme,
e giocare con lui, con la paletta e il secchiello
perché a mare si gioca
A mare si gioca
I gabbiani lo sanno,
e poi salgono su altissimi… e fanno finta di essere delle nuvole
i pescatori sono loro amici e gli lanciano i pesci
e loro ricambiano, riempiendo di allegria bianca
i quadri, i cieli, le acque e la vita
A mare si gioca
giocano tutti!
Si può giocare al gioco dello scafo
si sale tutti su un gommone
fino a riempirlo all’inverosimile
quando quello che porta il gommone,
che comanda,
dice di buttarsi tutti a mare
ci si butta a mare
è un gioco
Quando io ero giovane lavoravo nella guardia costiera, a Lampedusa
quante cose che ho visto!
una volta mentre giravamo abbiamo visto 366 delfini impigliati nelle reti,
forse per fame, forse perché c’era una guerra sottomarina tra pesci,
noi li abbiamo liberati tutti dalle reti
e li abbiamo visti nuotare velocissimi, saltare fuori dall’acqua e inseguirsi… giocavano!
A mare si gioca
si gioca!
Ci sono bambini che giocano a stare immobili con la faccia in acqua
senza respirare
perché tanto lo sanno
che sta per arrivare la mano forte del papà
che li prenderà e li farà giocare.