Nobraino: arriva il boicottaggio. La band non suona più per il 1 maggio a Taranto
20/04/2015 di Redazione
Fatale fu il post e chi lo scrisse. Sulla pagina Facebook dei Nobraino, noto gruppo indie rock, è apparsa (correlata a un link che portava a un blog sensibile verso le tematiche dei migranti) una frase infelice sulla strage a largo delle coste libiche. Parole che hanno fatto il giro dei social scatenando l’indignazione dei fan. Ora sulla rete si invita al boicottaggio del gruppo in diversi festival italiani.
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BOICOTTAGGIO AI NOBRAINO
– «Invito tutti i promoter e organizzatori di eventi/festival/rassegne a fare altrettanto», posta Rocco Arienti della programmazione Sonica Festival.
Ad aggiungersi al coro dei no anche “Cittadini e lavoratori liberi e pensanti”, vicini all’organizzazione del primo maggio di Taranto. «Non c’è spazio sul palco del #unomaggiotaranto per chi non riesce a trattenere una “battuta idiota e infelice”», spiegano in un post. «Ognuno, però, è responsabile delle proprie azioni e ad ogni azione “corrisponde una reazione uguale e contraria”: i NOBRAINO non si esibiranno sul palco del #unomaggiotaranto nel giorno della festa dei lavoratori, i migranti per eccellenza». I NoBraino sono saltati anche per lo Sherwood Festival.
Mi fanno sorridere Sherwood e compagnia che cancellano date coi @nobraino per una frase provocatoria (di cattivo gusto, forse)
— Marco Cantele (@trascendency) 20 Aprile 2015
«#Nobraino sulla strage dei migranti: “Acque pescose questa estate”. La rete si infuria, Roy Paci: “Mai più sul palco del 1°Maggio”» (Fatto) — Nonleggerlo (@nonleggerlo) 20 Aprile 2015
Il fronte Nobraino si arricchisce di “vip” come Roy Paci uno dei primi a commentare contro il gruppo. «La vostra realtà non è di cattivo gusto ma decisamente vergognosa. Dopo il vostro schifoso post di quest’oggi, prevedo che non calcherete il palco del #unomaggiotaranto. Noi abbiamo una dignità da difendere».
NOBRAINO: IL POST DI CHIARIMENTO (E SCUSE) –
– Il gruppo ha provato a spiegare in un altro status, per mano di chi ha scritto la frase, il reale intento:
Buongiorno a tutti, qui Lorenzo Kruger.
Torno ora da un week-end di concerti e purtroppo solo ora
mi accorgo di cosa sta succedendo.
Ogni Nobraino si esprime su questa pagina come crede,
mi pare di capire che ci sia stato un fraintendimento
ma non sono qui giustificare l’autore, ci penserà lui stesso.
Io devo invece chiedere scusa perché un post sulla pagina dei Nobraino ha ferito la sensibilità delle persone;
il momento è delicato, il silenzio è impossibile,
ogni parola è di troppo.
Scusate davvero.
A presto
Kruger
Eppure, nonostante le scuse, la “macchina del no ai Nobraino” è già partita. «Non stimo politicamente le centinaia di sputasentenze a tempo perso che oggi fanno i paladini di diritti di cui ogni giorno se ne fottono», specifica Lodo della band Lo Stato Sociale. In un lungo status spiega sull’errore del gruppo di Riccione ma anche della foga “del web” nell’affossare professionalmente un gruppo senza badare a quel link correlato e alle scuse di uno dei membri incluse.