Noemi Durini morta: trovato il corpo della ragazza scomparsa a Specchia
13/09/2017 di Donato De Sena
È stato trovato nelle campagne di Castignano del Capo (Lecce) il corpo senza vita di Noemi Durini, la ragazza di 16 anni scomparsa lo scorso 3 settembre da Specchia, in provincia di Lecce. È stato lo stesso fidanzatino 17enne, che ha confessato il delitto, a portare i carabinieri della Stazione di Specchia sul luogo in cui si trovava il corpo della giovane. Il ragazzo risultava già indagato per omicidio volontario. Il cadavere è stato rinvenuto precisamente in località San Giuseppe (in un luogo facilmente accessibile nelle campagne vicine alla strada statale 275, che collega Maglie a Santa Maria di Leuca) parzialmente occultato sotto alcuni massi.
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NOEMI DURINI MORTA, LA CONFESSIONE DEL FIDANZATO
La notizia della confessione del fidanzato di Noemi Durini era arrivata in mattinata. Il giovane risulta indagato per omicidio colposo. Ma indagato è anche suo padre 41enne, sospettato, in concorso con il ragazzo per l’omicidio volontario. L’iscrizione del 17enne nel registro degli indagati è stata disposta dopo l’analisi delle dichiarazioni rese dal minorenne ai carabinieri dopo la scomparsa di Noemi e sulla base degli elementi finora raccolti dagli investigatori (coordinati dal pm del Tribunale per i minorenni Anna Carbonara). Il giovane era stato più volte interrogato dopo la scomparsa della 16enne, fornendo però delle dichiarazioni contraddittorie.
NOEMI DURINI MORTA, I GENITORI COLTI DA MALORE
Alla notizia della confessione dell’uccisione i genitori di Noemi Durini sarebbero stati colti da malore. I due hanno appreso la notizia presso la Prefettura di Lecce. In prefettura, dove alle 13.30 era prevista una conferenza stampa alla presenza dei genitori della ragazzina, è poi giunta un’ambulanza.
NOEMI DURINI MORTA, L’ULTIMO MESSAGGIO SU FACEBOOK
Per l’ultima volta Noemi Durini aveva postato un messaggio sulla sua bacheca Facebook il 23 agosto, undici giorni prima di sparire nel nulla. La 16enne aveva postato dei versi. «Non è amore – scriveva – se ti fa male, non è amore se ti controlla, non è amore se ti fa paura di essere ciò che sei, non è amore, se ti picchia, non è amore se ti umilia». Si pensa il post sia legato alla personalità violenta del fidanzato che aveva un rapporto conflittuale con la famiglia della ragazza. La mamma di Noemi aveva anche segnalato alla magistratura minorile il ragazzo per il suo comportamento aggressivo, anche nei confronti della figlia. Erano anche sorti accesi contrasti tra le due famiglie.
NOEMI DURINI MORTA, LA MAMMA AVEVA GIÀ DENUNCIATO IL FIDANZATO
Qualche settimana fa per il suo carattere violento il 17enne era stato denunciato dalla mamma di Noemi alla Procura per i minorenni. La donna, che temeva per la sorte della sua ragazza, che da un anno frequentava il giovane, chiedeva ai magistrati di intervenire per far cessare il comportamento violento e di allontanarlo dalla figlia. Ne erano nati due procedimenti: uno penale per violenza privata, l’altro, civile, per verificare il contesto familiare in cui vive il giovane e se fossero in atto azioni o provvedimenti per porre fine alla sua indole violenta. I procedimenti non hanno però portato ad alcun provvedimento cautelare, come il divieto di avvicinarsi alla sedicenne, ma che sono stati attualizzati dalla Procura per i minorenni solo dopo la denuncia di scomparsa della ragazza. L’unica conseguenza della denuncia è stato un inasprimento dei rapporti tra le famiglie dei due fidanzati.
Il 17enne nei giorni scorsi era stato ripreso da un automobilista mentre rompeva a colpi di sedia i vetri dell’auto di una persona con la quale aveva litigato proprio sulla scomparsa di Noemi.
(Foto dalla pagina Facebook di Noemi Durini)