Cosa non convince nella versione di Veronica Panarello

E così ieri qualcosa è cambiato nella versione di Veronica Panarello, mamma accusata di aver ucciso il figlio di 8 anni Loris Stival e di averne gettato il cadavere nelle campagne vicino casa.

VERONICA PANARELLO E LA VERSIONE SU LORIS

Veronica Panarello ha ammesso di aver abbandonato il cadavere del figlio, morto per un tragico gioco con le famose fascette. Lei avrebbe avuto paura, e temendo di non essere creduta, non ha chiamato soccorsi lasciando il cadavere del bambino in campagna. Un racconto che però non risponde a tutte le luci oscure di questa vicenda, come sottolinea il Messaggero

Nel racconto della giovane madre, nelle immagini, c’è solo l’arrivo, a fine mattina, davanti alla scuola e l’attesa vana di Loris che in classe non è mai arrivato. Troppe le cose che dal principio non quadrano, dunque. Come il terriccio trovato nella macchina, compatibile con quello delle campagne del Mulino Vecchio. Come la strana storia delle fascette di plastica, dello stesso tipo di quelle usate per strangolare il piccolo, che Veronica consegna alle maestre andate a farle le condoglianze. Un gesto inspiegabile. «Gliele ho date perché a Loris erano state chieste per lavoretti in classe proprio il giorno della scomparsa». Ennesima bugia smentita dalle insegnanti.

 

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