Obama Putin, gli USA rimproverano nostalgie dell’URSS a Mosca
09/06/2015 di Andrea Mollica
Obama Putin
, il G7 di Elmau segna un nuovo punto basso nelle relazioni tra il presidente degli Stati Uniti e il capo di Stato russo. Barack Obama ha evocato la possibilità di adottare nuove sanzioni contro Mosca, rimproverando alla Russia di Putin nostalgie da impero sovietico.
OBAMA MOSCA
– Il G7 di Elmau, cittadina bavarese dove la Germania ha deciso di organizzare la riunione dei leader dei Paesi più industrializzati del mondo, è stata caratterizzata dall’assenza di Vladimir Putin. Dal 1994 fino all’anno scorso il G7 si era allargato alla Russia, ma dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina e le sanzioni adottate contro Mosca per il suo supporto ai separatisti gli Stati Uniti e gli altri Paesi hanno deciso di escludere Vladimir Putin. Il presidente americano Barack Obama, supportato dagli sei capi di stato o di governo, ha rimarcato l’unità del G7 nei confronti della Russia. L’assenza di Vladimir Putin è stata sottolineata come ulteriore isolamento della Russia, iniziato con l’annessione della Crimea e approfondito dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina orientale. Barack Obama ha esortato Putin a rispettare l’accordo di Minsk, auspicando di non dover adottare ulteriori sanzioni per non far fallire il cessate il fuoco siglato nella capitale della Bielorussia. Alcuni mesi fa la Russia ha siglato il secondo accordo di Minsk, che prevedeva condizioni solo parzialmente rispettate. Le armi pesanti delle truppe separatiste sono state prevalentemente ritirare dalla zona di guerra, ma gli scontri proseguono e nel corso delle ultime settimane i morti sono tornati a contarsi nell’ordine delle decine. Gli Stati occidentali rimproverano alla Russia il sostegno esplicito alle milizie separatiste che hanno dichiarato la fondazione di due autorità autonome dall’Ucraina nel Donbass, le Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk.
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OBAMA PUTIN GUERRA
– Il presidente degli Stati Uniti ha poi preso una posizione molto dura contro Vladimir Putin, rimarcando come il leader russo debba scegliere se aumentare l’isolamento del suo Paese, solo per ricreare le glorie dell’Unione Sovietica. Un’accusa esplicita sull’espansionismo russo nell’area dell’Est Europa, che ha suscitato una prevedibilmente altrettanto dura risposta da Mosca. Il ministro degli Esteri della Russia ha ribadito come il rafforzamento delle attività della Nato nella regione provocherà contromisure per garantire gli interessi e la sicurezza del Paese. In queste settimane la Nato ha aumentato il personale militare presente nelle Repubbliche baltiche così come in atri Paesi dell’Est Europa, ed è stato ipotizzato il dislocamento di nuovi missili per garantire un’accresciuta capacità di difesa in caso di attacco terrestre. Il portavoce del Cremlino ha invece relativizzato l’esclusione di Vladimir Putin dal consesso dei grandi Paesi industrializzati, rimarcando come il vertice abbia ormai perso di significato e sia poco efficiente. Le tensioni tra Stati Uniti e Russia, iniziate sotto la presidenza Bush e scoppiate definitivamente dalla rielezione di Barack Obama, si confermano al loro grado più elevato. I tempi della Guerra Fredda non sono paragonabili alla situazione attuale, ma è difficile immaginare relazioni diplomatiche più deteriorate delle attuali.
Photocredit: Sean Gallup/Getty Images