L’ex cantante: «È vero che in ogni donna c’è una prostituta: io ho dato la mia verginità per diventare famosa» | VIDEO
15/11/2017 di Redazione
Si parte dalla frase dello psichiatra Raffaele Morelli che, offrendo un suo punto di vista sui recenti casi di molestie denunciati da tantissime donne nel mondo dello spettacolo, aveva affermato che «in ogni donna c’è una prostituta». Ieri, in un servizio de Le Iene firmato da Matteo Viviani, emerge la testimonianza choc di una cantante che dà ragione al professore. E va controcorrente rispetto a migliaia di donne che si erano indignate per la frase di Morelli riportata dallo stesso programma Mediaset.
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«OGNI DONNA PROSTITUTA», IL RACCONTO CHOC
Il parere del Dott.Morelli in riferimento alla “prostituta” che potrebbe essere presente in ogni donna ha scatenato parecchie polemiche.
Ora a #LeIene, Matteo Viviani torna sull’argomento dando voce ad altre opinioni. pic.twitter.com/Ydaz0hsmoO
— Le Iene (@redazioneiene) 14 novembre 2017
Su quali basi afferma che lo psichiatra ha ragione nella sua disamina? Proprio sulla sua vicenda personale. Al giornalista de Le Iene, infatti, la cantante ha raccontato: «Avevo 19 anni e mi era stata offerta la possibilità, da una grande casa discografica, di poter fare la corista per un cantante che avrebbe debuttato a Sanremo giovani. Il produttore mi disse: ‘non è la tua voce la tua arma migliore, è quello che hai tra le gambe’».
Da qui, allora, la decisione di assecondare le avances del produttore: «Non avevo fatto sesso prima di allora, ma non esitai a concedermi a lui. Parlavamo del progetto mentre lo facevamo, in camera da letto. Poi le richieste diventavano sempre più impegnative, arrivammo addirittura a fare sesso anale. La storia è andata avanti per due anni, dopodiché ho smesso perché mi sono sentita sporca».
«OGNI DONNA PROSTITUTA», DOPO LA FINE DELLA RELAZIONE ARRIVA ANCHE LA FINE DELLA CARRIERA
Da quel momento in poi, la cantante non ha più lavorato. Il produttore, quando la ragazza troncò il rapporto con lui, giurò che non le avrebbe più lasciato spazio nel mondo della musica e delle case discografiche. «Ma non si può parlare di molestia – ha detto la cantante -. Io ero consenziente, volevo raggiungere il risultato attraverso quella relazione che non aveva nulla di affettivo. Lo sapeva mia sorella, lo sapevano i miei genitori: mi dicevano ‘se è questo il modo per farsi strada, devi fare il sacrificio’».
«OGNI DONNA PROSTITUTA», IL MONDO DELLA PSICHIATRIA SI DIVIDE SUL TEMA
Tuttavia, la donna ha dichiarato che le ragazze che, in questi giorni stanno denunciando le molestie subite, stanno facendo benissimo, perché questi comportamenti lasciano delle tracce indelebili nelle persone. Intanto, però, il mondo della psichiatria si divide sul concetto di pressione psicologica come molestia. Secondo alcune specialiste intervistate da Le Iene – a differenza di quanto affermato da Morelli – la pressione psicologica rientra a pieno diritto nel campo delle molestie. Per evitare questi comportamenti, c’è bisogno di una educazione particolare sin da bambini: bisogna far passare il concetto che l’affettività (anche il semplice bacio che si chiede al nipotino o alla nipotina in cambio di un giocattolo) non è legata a un discorso di «dare e avere».