Come abbiamo scoperto le onde gravitazionali
12/02/2016 di Redazione
Onde gravitazionali, come sono state scoperte dagli scienziati 100 anni dopo la teoria di Albert Einstein che ne supponeva l’esistenza grazie anche al lavoro della scienza italiana. Un lavoro importante che, per dirla con le parole di Eugenio Coccia, direttore del centro di ricerca del Gran Sasso: «Ci permette di ascoltare le vibrazioni dell’Universo».
ONDE GRAVITAZIONALI, COME NASCE LA SCOPERTA
Le onde gravitazionali, ha proseguito Coccia, sono state scoperte grazie a un approccio tutto nuovo e a l lavoro svolto a Washington, a Cascina e a L’Aquila. Fulvio Ricci, coordinatore del progetto italo-francese Virgo, ha spiegato che grazie alle risultanze: «Stiamo iniziando a scrivere un nuovo capitolo della storia della fisica». Il lavoro degli scienziati impegnati nella scoperta parte negli anni ’80 mentre il progetto Virgo vede la luce nel 1992. Pochi anni dopo inizia a collaborare con gli americani di Ligo arrivando a mettere insieme 1004 ricercatori per 133 enti di ricerca in tutto il mondo.
ONDE GRAVITAZIONALI, LA FRAZIONE DI SECONDO CHE VALE 30 ANNI DI RICERCHE
In una frazione di secondo gli strumenti di Virgo e Ligo, posti a 3.000 chilometri di distanza l’uno dall’altro, rispettivamente in Louisiana e nello stato di Washington, hanno colto una vibrazione che ha accorciato di un atomo la distanza tra le due basi. Una vibrazione che arriva dalla fusione tra due buchi neri, avvenuta più di 13 miliardi di anni fa. Secondo Coccia «Avere capito tutto questo segna un grande balzo in avanti dal punto di vista scientifico e tecnologico, Se un alieno arrivasse oggi sulla Terra direbbe che siamo bravi, che siamo diventati una popolazione evoluta».
ONDE GRAVITAZIONALI: IL SOGNO BIG BANG
Ora, si chiede anche il Messaggero, sarà importante capire che effetto avrà questa scoperta sulla vita di tutti i giorni. Continua Coccia:
«Qualche decennio fa, dalle ricerche di fisici che si occupavano di altro, sono nati i raggi X, indispensabili nella medicina moderna. Internet è nata per far comunicare tra loro i ricercatori del Cern, e invece ha completamente cambiato le nostre vite. Il risultato che abbiamo annunciato per me è una gioia straordinaria. Sono felice come scienziato, sono felice come direttore. Il Gran Sasso Science Institute è un’eccellenza italiana, e un luogo dove l’Italia incontra il mondo»
Nel 2016 entreranno in funzione i progetti Advanced Virgo e Advanced Ligo, che disporranno di interferometri più grandi. Poi arriveranno interferometri sotterranei, e altri nello spazio, che utilizzeranno dei satelliti artificiali. La speranza più grande è quella di riuscire a captare l’eco gravitazionale del Big Bang.