La convivenza con i droni si annuncia problematica
11/01/2014 di Mazzetta
Le possibilità offerte dai moderni droni sembrano quasi infinite nonostante la tecnologia sia giunta a maturità solo di recente. Un successo che ha scatenato una specie di corsa all’oro e investimenti ovunque nel mondo, ma che come tutte le svolte tecnologiche pone nuovi problemi etici collegati alle possibilità offerte dalla novità.
SIAMO IN PIENO BOOM – La passione per i droni non conosce confini di stato o di status. Piacciono ai militari e ai governi che così possono accedere a un certo presidio del cielo con un investimento relativo rispetto a quello richiesto dagli aerei o degli elicotteri dotati di pilota, ma piacciono tantissimo anche ai civili. Dai consigli di amministrazione fino al bar all’angolo i droni e le loro performance entrano ormai nelle conversazioni di molti, l’introduzione sul mercato dei quadricotteri ha scatenato la fantasia di scienziati e hobbysti, che con un investimento relativo possono combinare in mille modi la grande disponibilità di componenti elettronici miniaturizzati con una piattaforma che offre prestazioni e una capacità di stare in aria senza eguali.
DRONOMANIA – Sono già molti i siti dedicati ai quadricotteri, anche italiani, che oltre a ricadere nella categoria di volo rappresentano l’invenzione di un sistema di volo radicalmente innovativo, che ben poco ha in comune anche con gli elicotteri e che permette a questi mezzi di spostarsi nellaria in ogni direzione e con grande precisione, al punto che si sono già viste esibizioni di droni capaci di giocare rimbalzandosi una palla a mezz’aria senza alcun intervento umano, bastano le istruzioni degli algoritmi che regolano i regimi di rotazione dei quattro rotori e i sensori che permettono ai droni di vedere e vedersi nello spazio.
L’INTERESSE DEL BUSINESS – Una tecnologia promettentissima, tanto che giganti come DHL e Amazon hanno già mostrato grande interesse all’impiego di queste macchine nella movimentazione delle loro merci, anche se al momento è più sensato pensare a un loro impiego indoor per la movimentazione nei magazzini che a sciami di droni che vagano per le città consegnando pacchi. I limiti di queste macchine sono infatti nel peso trasportabile e nell’autonomia della batteria e anche nel fatto che comunque si troveranno a invadere uno spazio finora vergine o quasi, buona parte del quale privato. I quadricotteri come i fratelli maggiori promettono infatti di moltiplicarsi in numeri impressionanti e invadere i nostri cieli, in particolare quelli delle città. Il volo però è per sua natura attività pericolosa e incerta e se in questo caso non si rischiano le vite dei piloti, c’è sempre il rischio reale che queste macchine destinate a trascorrere intere giornate in volo prima o poi si possano rompere. Caso nel quale, almeno quelli grandi e con i motori a combustione, finiscono per far cadere al suolo da un’altezza considerevole una massa simile a quella di un’autovettura, se non maggiore.