Pantani, distrutti tutti i reperti. Ipotesi riesumazione
04/11/2014 di Redazione
Il cuore di Marco Pantani non c’è più perché «la distruzione di reperti anatomici è cosa prevista dal codice di procedura penale quando il processo è terminato. Così come in questo caso che si è arrivati dopo 10 anni a una sentenza di Cassazione». Non c’è pace per il Pirata: la nuova inchiesta sulla morte del ciclista cesenate dovrà fare a meno dei campioni prelevati durante l’autopsia – organi e tessuti muscolari – in ottemperanza all’assoluzione in terzo grado di giudizio dell’ultimo degli imputati, Fabio Carlino, a opera della Cassazione nel novembre 2011. I campioni istologici sono stati distrutti ad aprile scorso, in netto ritardo quindi rispetto al previsto e otto mesi dopo l’istanza di revisione richiesta dai legali della famiglia Pantani
RIESUMAZIONE? – Il professor Tagliaro, incaricato dal procuratore capo di Rimini Paolo Giovagnoli, potrà quindi contare soltanto sugli atti del processo, sugli esami tossicologici, sulle fotografie scattate e sul video girato – 51 minuti, tagliato dei due terzi – subito dopo il delitto del 14 febbraio 2004. Essendo andati distrutti i reperti dell’autopsia si fa concreta l’ipotesi di una riesumazione del cadavere in grado di rispondere alle esigenze del perito
DVD – Come fosse una maledizione, si è rischiato che un altro documento rilevante andasse perduto. Il dvd prodotto dagli avvocati della famiglia del Pirata – riportano Gazzetta e Repubblica – non solo è stato masterizzato senza successo dalla procura di Rimini ma si è smagnetizzato. Fortunatamente i legali hanno mantenuto una copia e ‘salvato’ così i documenti contenuti all’interno del dvd
Photocredit copertina Michele Nucci – LaPresse