Papa Francesco chiede perdono alla chiesa Valdese: “Scusateci per gli atti inumani”

Papa Francesco chiede perdono alla chiesa Valdese: “Da parte della Chiesa Cattolica vi chiedo perdono per gli atteggiamenti e i comportamenti non cristiani, persino non umani che, nella storia, abbiamo avuto contro di voi. In nome del Signore Gesù Cristo, perdonateci!”. Un atto storico, doppiamente storico, perché un pontefice in 800 anni di esistenza della Chiesa Valdese non aveva mai varcato la soglia di un tempio della Chiesa istituita intorno al 1200 da Pietro Valdo, predicatore francese che anticipò in molti modi sia il francescanesimo che echi accolti solo dal Concilio Vaticano II. 

PAPA FRANCESCO CHIEDE PERDONO ALLA CHIESA VALDESE

Il pontefice argentino conferma come l’ecumenismo nelle Chiese cristiane sia al centro della sua agenda pastorale.

Purtroppo è successo e continua ad accadere che i fratelli non accettino la loro diversità e finiscano per farsi la guerra l’uno contro l’altro. Riflettendo sulla storia delle nostre relazioni non possiamo che rattristarci di fronte alle contese e alle violenze commesse in nome della propria fede, e chiedo al Signore che ci dia la grazia di riconoscerci tutti peccatori e di saperci perdonare gli uni gli altri. È per iniziativa di Dio, il quale non si rassegna mai di fronte al peccato del’uomo, che si aprono nuove strade per vivere la nostra fraternità, e a questo non possiamo sottrarci. Da parte della Chiesa Cattolica vi chiedo perdono per gli atteggiamenti e i comportamenti non cristiani, persino non umani che, nella storia, abbiamo avuto contro di voi. In nome del Signore Gesù Cristo, perdonateci!”. 

La storia della chiesa Valdese è ricca di persecuzioni e di stragi, la più famosa è quella del 1561 in Calabria: la Santa Inquisizione romana, utilizzando come “braccio armato” le truppe spagnole del regno di Napoli, rinchiuse più di 1500 valdesi calabresi e ne uccise, secondo gli storici, almeno 600. Nel tempio di Torino, scrive avvenire, erano presenti “numerosi esponenti dell’evangelismo italiano, tra cui rappresentanti metodisti, luterani, battisti, avventisti e dell’Esercito della Salvezza”. Il discorso del Papa è stato definito da alcuni pastori valdesi “storico, importante, autentico” e c’è chi ha sostenuto di “essere riconoscente” al Pontefice per il gesto. 

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PAPA FRANCESCO, CATTOLICI E VALDESI: LE DIFFERENZE

Chiaramente questa vicenda si inserisce in un cammino di dialogo fra le due chiese. Il moderatore della Tavola Valdese Eugenio Bernardini ha chiesto pubblicamente al Papa, nel tempio, di fare un ulteriore passo avanti rispetto al Concilio Vaticano II. 

Fratello Francesco non capiamo che cosa significhi l’espressione del Concilio che ci definisce comunità e non chiese. Vuol dire che noi siamo una chiesa a metà, una chiesa non chiesa? Capiamo le ragioni ma sarebbe bello fosse superata nel 2017 o anche prima. Siamo una chiesa, peccatrice, certo, ma chiesa di Gesù Cristo, da lui giudicata e salvata

Presente anche il problema della cosiddetta “ospitalità eucaristica”, ovvero la possibilità, per i cattolici, di comunicarsi validamente in un tempio valdese, e viceversa, nel rispetto dei riti.

Tra le cose che abbiamo in comune ci sono le parole di Gesù all’ultima cena, le abbiamo ascoltate ieri. Certo abbiamo interpretazioni diverse di quel che significano, ma ciò che
abbiamo in comune sono le parole di Gesù e non le nostre interpretazioni

Il Papa non si è espresso sul punto, d’altronde non può farlo in autonomia, anche se ha preso a modello il cammino già percorso prima per indicare la strada.

La Chiesa valdese ha offerto ai cattolici il vino per la celebrazione della Veglia di Pasqua e la Diocesi cattolica ha offerto ai fratelli valdesi il pane per la Santa Cena della Domenica di Pasqua”, ha ricordato il Pontefice rilevando che “questo gesto va ben oltre la semplice cortesia e che fa pregustare, per certi versi, l’unità della mensa eucaristica alla quale aneliamo

 

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