Pensavo fosse Dio invece era una crisi epilettica
13/12/2012 di Valentina Spotti
La letteratura medica è piena di casi documentati di persone che, colpite da una crisi epilettica, hanno poi riferito di aver vissuto esperienze mistiche e di aver ricevuto rivelazioni religiose direttamente da un’entità ultraterrena. Si tratta di allucinazioni intense, specialmente quando accadono quelle “crisi estatiche” che spesso provengono direttamente dal lobo temporale. Nonostante la brevissima durata, questi episodi sono descritti con dovizia di particolari e spesso possono profondamente influenzare il corso della vita di chi li ha sperimentati.
ANCHE DOSTOEVSKY – Fyodor Dostoevskij era soggetto a questi episodi di “crisi estatiche” e, riporta il The Atlantic, li descriveva come “il tocco di Dio”. “È venuto da me, Dio esiste. Ho pianto e non ricordo niente altro. Voi non potete immaginare la felicità che noi epilettici proviamo il secondo prima di avere una crisi. Non so quanto possa durare nella realtà ma tra tutte le gioie che potrei avere nella vita, non farei mai scambio con questa”.
ALLUCINAZIONI – Recentemente, il ricercatore Orrin Devinsky e i suoi colleghi sono stati in grado di registrare il tracciato dell’elettroencefalogramma di un paziente nei momenti esatti della manifestazione dell’epifania durante una crisi. Si tratta di crisi piuttosto rare, che colpiscono solo l’1-2% dei pazienti che soffrono di epilessia. Ma negli ultimi cinquant’anni si è verificato un’enorme incremento di questo tipo di stati: i pazienti riferiscono di avere “visioni celestiali” di udire voci e di provare una grande gioia. In molti, addirittura dopo aver provato tali sensazioni intraprendono un cammino di conversione religiosa, ma c’è anche chi finisce con l’avere un arresto cardiaco e altre forme di esperienze di pre-morte. Si tratta di esperienze di dissociazione mentale, suscitate da un profondo stato di alterazione dello stato di coscienza, che causano allucinazioni e visioni così vivide che i pazienti riferiscono come “reali”.
LEGGI ANCHE: “Vi dico cosa si prova a crescere con due madri”
PRE-MORTE – Da un punto di vista neurologico, queste esperienze di dissociazione mente-corpo sono guidate dal cervello e agiscono sulla percezione che il paziente ha dello spazio e del tempo, ma possono essere provocate da una grande varietà di fattori fisici: arresti cardiaci, aritmie, un calo improvviso della pressione sanguigna o del glucosio nel sangue, spesso combinati con stati di ansia o di malattia. Alcuni pazienti hanno sperimentato questi stati anche durante il travaglio del parto o in relazione a patologie come la narcolessia e la paralisi del sonno. I piloti da combattimento hanno riferito che durante l’addestramento, si può arrivare a raggiungere uno stato confusionale simile alle esperienze pre-morte.
NORMALE ESPERIENZA UMANA – Negli ultimi due decenni, la ricerca nel campo delle “neuroscienze spirituali” è diventata incredibilmente attiva volta a dimostrare come questo tipo di stati allucinatori possano profondamente influenzare le scelte e la vita di chi ne soffre. Tuttavia, per quanto divine o banali possano essere le allucinazioni non hanno un’origine sovrannaturale ma sono parte della normale esperienza umana, nonostante sembri quasi inevitabile attribuire loro valori altamente positivi.
LEGGI ANCHE: