Pep Guardiola segnalato in un’inchiesta della polizia per il suo supporto al referendum sulla Catalogna
23/12/2017 di Gianmichele Laino
Una vicenda paradossale, da qualsiasi punto di vista la si guardi. Pep Guardiola, attuale allenatore del Manchester City ed ex mister del Barcellona, sarebbe stato citato all’interno di un’inchiesta della Guardia Civil nei confronti dei sostenitori dell’autonomia della Catalogna, prima e dopo il referendum. A riportarlo è il quotidiano spagnolo El Nacional, che ha avuto la possibilità di visionare alcuni documenti relativi alla vicenda.
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PEP GUARDIOLA, LA VICENDA GIUDIZIARIA SUL REFERENDUM IN CATALOGNA
Pep Guardiola, infatti, si sarebbe esposto in più circostanze esprimendo posizioni di sostegno alla causa catalana, manifestando apertamente la sua intenzione di votare sì al referendum per l’autonomia e partecipando a diverse azioni politiche sul tema: in modo particolare, nel mirino della Guardia Civil, ci sarebbe la manifestazione dell’11 giugno 2017 in cui Guardiola si prestò alla lettura di un documento in cui invitava i sostenitori dell’indipendenza alla mobilitazione.
Non è ancora chiara la posizione di Guardiola agli occhi delle autorità inquirenti, ma dovrebbe trattarsi esclusivamente di una citazione all’interno di un’indagine e non una vera e propria indagine a suo carico. Anche perché non se ne comprenderebbe il motivo.
Guardiola, infatti, non ha guidato una rivolta e non si è reso protagonista di una sedizione. Ha semplicemente manifestato il suo libero pensiero a proposito di una questione politica estremamente controversa. In ogni caso, il documento sarebbe ora all’attenzione del giudice Pablo Llaren della Corte Suprema spagnola.
PEP GUARDIOLA, IL SUPPORTO AGLI INDIPENDENTISTI
Guardiola, inoltre, è finito nel mirino delle istituzioni spagnole per il suo sostegno a Jordi Sanchez e a Jordi Cuixart, i due leader indipendentisti arrestati all’indomani del referendum. Al momento, fatta salva la situazione paradossale, Guardiola non dovrebbe correre nessun tipo di rischio. Non sono in vista, per lui, sanzioni né da un punto di vista della giustizia ordinaria, né dal punto di vista della giustizia sportiva: Fifa e Uefa, infatti, sanzionano i membri delle due federazioni solo in caso di messaggi politici offensivi. L’endorsement di Guardiola all’autonomia della Catalogna, invece, è soltanto la libera espressione di un proprio pensiero e non si configura come illecito.