Perché i test di personalità online sono una droga?
06/02/2014 di Redazione
Quale città del mondo sarebbe più adatta per te? Quale personaggio di Star Wars sei? Il modo in cui parli rivela da dove vieni? Chi devi votare alle prossime elezioni? Tutti, almeno una volta nella nostra vita, abbiamo speso dieci minuti facendo uno delle migliaia di quiz e test online che affollano la rete. Test di personalità, quiz sui personaggi dei film che meglio ci rappresentano: si tratta di una tentazione troppo forte per potervi resistere, e la freccina del mouse sembra andare quasi da sola su «Inizia il test». Ma perché questi innocui test perditempo sono tanto irresistibili? Se l’è chiesto l’Huffington Post, che ha interpellato un esperto.
SAPPIAMO CHE È SOLO UN GIOCO, EPPURE CI SPERIAMO – «Sono divertenti – dice Robert Simmermon, psicologo di Atlanta specializzato in psicologia dei media – Ma penso anche perché pensiamo che questi test siano in grado di svelarci qualcosa di noi, una sorta di narrazione». Secondo questa teoria, infatti, gli individui cercherebbero di organizzare gli eventi significativi della propria vita in narrazioni in grado di spiegare la propria storia. Questi quiz, che di scientifico hanno poco o nulla, hanno questa «pretesa di autenticità» che secondo Simmermon, «ci offrono l’opportunità di riaffermare il giudizio che abbiamo di noi stessi. Rinforza il nostro senso di identità e, anche se sappiamo benissimo che questi test non hanno nessuna pretesa psicologica, forse una piccola parte di noi stessi spera di essere davvero come dice il risultato». Del resto, tutti i test si basano su personaggi reali o di fiction tendenzialmente positivi: nessuno ha mai visto un test che promette di svelare se si sia più simili a Hitler o a Mussolini. Insomma, quando facciamo questi test siamo perfettamente consapevoli che non è altro che un gioco eppure, rispondendo a quelle domande, facciamo un inevitabile lavoro di introspezione, «come se ci guardassimo allo specchio» – fa eco Steven Meyers, docente di psicologia alla Roosevelt University di Chicago.
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CHI SONO IO? – Chi sono io? Come mi vedono gli altri? E come vorrei essere? Sono queste le tre domande fondamentali che fanno da cardine all’esistenza di ognuno. «Questi test, specialmente quando ne condividiamo il risultati finale sui nostri profili online, ci permettono di ragionare in modo spensierato e divertente su queste tre domande – continua Meyers – Le riviste hanno iniziato a proporli molti anni fa, perché questo bisogno c’è sempre stato. Molte persone si chiedono: ‘Chissà come mi vedono gli altri?’ E questo è un modo innocente e per nulla minaccioso per rifletterci».
(Photocredit copertina: Thinkstock)