Le 10 cose che fai quando non trovi più il tuo smartphone
06/02/2015 di Redazione
Ce l’avevate come sempre in mano, o in tasca, o accanto a voi sulla scrivania. A un tratto vi girate e… puff. Il vostro telefono sembra scomparso nel nulla. Dimenticato da qualche parte per distrazione o rubato da qualcuno? Ed ecco che scatta il panico.
Non ha molta importanza che lo ritroviate dopo pochi minuti o mai più: come ben sottolinea YourTango il copione è sempre lo stesso, e cominciate ad attraversare fasi che vanno dalla frustrazione alla rassegnazione fino addirittura alla risata che scioglie la tensione…
- 1. LA NEGAZIONE – «No, no… Era qui fino a un momento fa… Deve essere qui, giusto? Sta soltanto giocando a nascondino…
- 2. L’ISPEZIONE – Non importa dove tu sia, se in metropolitana, in ufficio o in coda alle Poste: questo è il momento in cui tiri fuori tutto quello che hai nella borsa, nello zaino e nelle tasche – appoggiando tutta la tua mercanzia dive capita – per metterti alla ricerca del telefono, che sembra essere stato inghiottito da un buco nero.
- 3. I PRIMI CENNI DI PANICO – Niente, il tuo smartphone non salta fuori. Cominci a temere il peggio, passando mentalmente in rassegna tutto quello che potresti aver perso: le foto delle vacanze, i tuoi contatti, i video che hai fatto al tuo gattino. Ci tieni maledettamente, a quei video.
- 4. LA FRUSTRAZIONE – È un attimo, rapido e impetuoso: quello che ti fa sbottare in un indignato: «Ma perché tutte a meeee?» Ormai sei convito/a di averlo perso per sempre, con tutto ciò che conteneva.
- 5. «MA IO DEVO TROVARLO!» – È generalmente il momento in cui cerchi di mettere da parte il panico e di pensare lucidamente. È un telefono, non può essersene andato via sulle sue gambe. Le ipotesi sono tre: a) l’hai perso, b) l’hai messo in un posto che non ricordi, c) te lo hanno rubato.
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- 6. LE INDAGINI – Cominci a chiedere ai tuoi colleghi: “Scusa, per caso hai visto il mio telefono?”, più sospettosamente, mentre ero al bagno qualcuno si è avvicinato alla mia scrivania? Tendi di raccogliere indizi. Se sei in un luogo pubblico, chiederai ai dei perfetti sconosciuti di aiutarti a cercare il tuo prezioso smartphone.
- 7. IL MOMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA – «Ok – ti dici – non c’è più. Piangerò tutta la notte e poi cercherò di superare questo lutto»
- 8. L’HACKER – Ormai sei convinto che qualcuno te lo abbia rubato A quel punto ti ricordi della funzione di localizzazione del telefono, che ti permette di tracciarne ogni movimento. Mediti di scovare il “ladro” e di presentarti sotto casa sua.
- 9. IL MOMENTO “LA VOLPE E L’UVA” – «Tanto dovevo già cambiarlo: la batteria durava poco e non avevo più spazio a sufficienza. Ah, e non avevo nemmeno fatto gli ultimi aggiornamenti quindi era lentissimo»
- 10. GUARDI IL LATO POSITIVO – «Niente smartphone. Quindi niente mail del capo, niente inviti per giocare a Candy Crush, niente notifiche da Whatsapp. Non è poi così male».
Ed è a questo punto che, solitamente, il telefono salta fuori dalla tasca interna della giacca, o fa capolino dalla fodera della borsa…
(Photocredit copertina: Thinkstock)