Pesce d’aprile: gli scherzi che hanno fatto la storia
31/03/2015 di Redazione
Il primo aprile è la giornata del pesce d’aprile. Le teorie sulla sua origine sono diverse, ma risalgono tutte a più di duemila anni fa e le più accreditate fanno coincidere la festività con il capodanno, che prima dell’adozione del calendario gregoriano, nel 1582, veniva celebrato dal 25 marzo al 1 aprile. C’è anche chi pensa che possa essere legata alla data della morte di Gesù, che avvenne il 1 aprile del 33 (secondo il calendario Gregoriano ndr). I non credenti avrebbero quindi adottato questa data per prendere in giro i cristiani, teoria che spiegherebbe anche il “pesce”, simbolo dei primi seguaci di Cristo. Ma qual è stato il primo pesce d’aprile della storia?
IL PRIMO PESCE D’APRILE – Lo scherzo più antico di cui si ha notizia fatto in Italia è quello del maestro Buoncompagno da Firenze. Sul finire del XIII secolo Buoncompagno promise ai suoi concittadini che il 1 aprile avrebbe volato sulla città, con una macchina di sua invenzione. Il popolo, incuriosito dall’annuncio si recò in massa nel luogo e nell’ora stabilita dal burlone trovandolo effettivamente con un paio di enormi ali sulla schiena. “Sfortunatamente” un fastidioso vento contrario impedì la performance del maestro, ma diede vita al primo pesce d’aprile della penisola.
GATTI AL BANDO – Sempre a Firenze, nel 1967, un volantino dell’Urfa, l’ufficio recupero felini abbandonati, annunciava la messa al bando dei gatti. I felini da compagnia avrebbero dovuto abbandonare immediatamente la città. Qualcuno purtroppo ci credette e gettò gli animali nell’Arno.
LA BBC – La BBC è il canale televisivo che più di tutti si è cimentato negli scherzi del 1 aprile. Nel 2008 la rete pubblica inglese lanciò un servizio in cui veniva annunciata la scoperta di una nuova razza di pinguini volanti, a presentare il documentario c’era un membro del gruppo comico Monty Python. Ma già nel 1957 lo stesso canale fece un reportage sulla raccolta degli spaghetti che in Svizzera crescevano sugli alberi. Alcuni spettatori telefonarono per l’acquisto. Nel 1965 una nuova tecnologia consentiva la trasmissione di odori tramite onde dell’aria. Anche in questo caso diversi spettatori contattarono l’emittente per partecipare ai test.
NONCICLOPEDIA – La nota parodia di Wikipedia non poteva esimersi dal dire la sua. Nel 2007 finse che il sito fosse stato chiuso dalla Polizia Postale e due anni dopo rese la sua pagina identica a quella dell’enciclopedia originale, creando non poca confusione tra gli uteneti.
GOOGLE – Anche Google non perde occasione per una burla ai suoi utenti. Nel 2010 il sito più visitato del mondo lanciò una versione di Google Maps in cui le indicazioni stradali venivano fornite utilizzando un linguaggio slang e colloquiale. Tre anni dopo l’azienda presentò Google Nose, un sistema che permetteva di sentire gli odori in qualsiasi parte del mondo, annusando il display del proprio dispositivo. Non furono in pochi a cascarci, nemmeno quando il sito di Mountain View mise online le mappe del tesoro con le indicazioni per raggiungere l’oro dei pirati.
IL PONTE – «Rubato lo storico ponte di ferro che collega Marconi all’Ostiense». A denunciare il furto del famoso ponte romano fu Augusto Santori, consigliere dell’XI Municipio. La falsa notizia fece il giro del web con questo comunicato “ufficiale”: «Nella notte il Ponte di Ferro, lo storico ponte di archeologia industriale che collega Marconi ad Ostiense, a pochi passi dal Gazometro – annuncia in un comunicato il consigliere della Destra -, è stato smontato e il ferro di cui era costituito asportato. Si tratta di uno dei furti più incredibili che ha caratterizzato la nostra città in questi ultimi anni, un’operazione da far invidia anche a Lupin»
LA METROPOLITANA – Nel 2014 il Daily Mail pubblicò la notizia di una metropolitana in grado di scalare i grattacieli. Era chiaramente una bufala ma, vista l’efficienza dei trasporti inglesi, anche in questo caso i creduloni furono più di quanto si pensasse.