Petra Laszlo vuol far causa al siriano sgambettato (e a Facebook, e forse anche a te!)
21/10/2015 di Redazione
Petra Laszlo è divenuta famosa per aver sgambettato e preso a calci i rifugiati siriani che a Röszke, in Ungheria, l’8 settembre scorso cercavano la loro strada verso l’Europa e la salvezza. Oggi dice di voler far causa a Facebook e a uno dei siriani che ha sgambettato.
DOPO LO SGAMBETTO PETRA LASZLO VUOL FARE CAUSA AI RIFUGIATO –
La famigerata Petra Laszlo torna a far notizia con un’intervista a Izvestia, il quotidiano russo al quale ha confidato anche di volersi trasferire in Russia con tutta la famiglia, perché in Ungheria per lei adesso è dura a prescindere dal processo che l’attende per le violenze di cui si è resa protagonista. E a Izvestia la Laszlo ha raccontato di voler far causa a Facebook, colpevole di aver cancellato i gruppi che le esprimevano solidarietà e non aver cancellato quelli che la mettevano alla berlina. Poi ha detto che vuole denunciare anche Osama Abdul Mohsen, il siriano che ha sgambettato facendolo cadere mentre portava in braccio la sua bambina. La colpa di Mosen sarebbe quella di aver mentito, perché secondo la Laszlo in un primo momento si era detto sgambettato dalla polizia.
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LE FANTASIE DI PETRA LASZLO –
Mohsen però non aveva visto chi fosse stato, a inchiodare Laszlo è stato il video girato da un collega, che l’ha mostrata anche mentre sferrava un calcio a una bambina, e a condannarla è stata prima di tutto la televisione per la quale era sul posto a fare riprese video, quella N1 che pur essendo vicina al partito xenofobo Jobbik non ha esitato un attimo a licenziarla, definendo il suo comportamento «inaccettabile.» Poi era seguita un’ondata di riprovazione mondiale, che ha fatto della donna un esempio della xenofobia che impera in Ungheria. Petra Laszlo peraltro si era scusata per le sue gesta, dicendo di aver agito spinta dalla paura, anche se non ha spiegato oltre come la paura possa averla spinta a prendere a calci una bambina.