Piazza Navona, il Tar dà ragione ad Ignazio Marino
19/12/2014 di Tommaso Caldarelli
Piazza Navona, il Tribunale Amministrativo del Lazio ha dato ragione ad Ignazio Marino e torto agli esercenti delle bancarelle della popolare piazza romana: è arrivata oggi la decisione dei giudici amministrativi che confermano la piena legittimità del bando emesso dal Municipio Roma Centro e sostenuto dall’amministrazione di Roma Capitale che aveva sensibilmente ridotto i posti per gli esercenti.
PIAZZA NAVONA, IL TAR DA RAGIONE A IGNAZIO MARINO – A dare la notizia sono le agenzie.
Il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva sul bando per il mercato della Festa della Befana di piazza Navona, a Roma, avanzata dagli operatori. Il Tribunale amministrativo ha fissato l’udienza pubblica al 4 giugno 2015 per la trattazione del merito della controversia.
Questo significa che non sussistono i requisiti di urgenza che gli esercenti lamentavano e che avrebbero condotto alla sospensione del bando contestato. La decisione sul merito avrà tempi più lunghi, ma la pronuncia del Tar significa che non esiste pericolo di danno irreparabile e che, in attesa del processo, il Natale 2014 a piazza Navona sarà celebrato esattamente come l’amministrazione aveva progettato. “Siamo contenti”, ci dice al telefono l’assessore al Commercio del primo Municipio Jacopo Emiliano Pescetelli, l’esponente Pd che aveva ricevuto minacce da alcuni degli esercenti romani.
L’OPINIONE DEL DIRETTORE – Piazza Navona senza il mercatino della Befana? Ben venga
SI INIZIA IL 23 – “Vincono il decoro e l’idea di festa che abbiamo noi in testa, oggi il Tar sostiene noi, l’amministrazione e le nostre scelte, abbiamo la conferma che le nostre politiche erano legittime. Adesso siamo in grado di metterci a lavorare per completare la scaletta della festa”. Non tutte le manifestazioni sono infatti pronte per sbarcare a Piazza Navona, visto che l’amministrazione non era in grado di chiudere gli accordi con le associazioni in attesa della pronuncia del Tar: “Ad oggi la nostra scaletta è pronta al 65%, per riempire tutti i giorni dal 23 al 7 gennaio servirà molto impegno; mi auguro che i primi eventi siano già in piazza da martedì, e spero che i romani arrivino numerosi”, conclude l’assessore Pescetelli. Il sindaco Ignazio Marino aggiunge alle agenzie: “E ora è chiaro chi ha “rovinato la festa”. Il nostro impegno adesso è fare di Piazza Navona un grande luogo di incontro di attività culturale per i bambini e per gli adulti”.
I COMMERCIANTI: «ARRIVIAMO AL CONSIGLIO DI STATO» – Sulla vicenda arriva a strettissimo giro la replica degli esercenti, rappresentati in Apre Confesercenti da Alfiero Tredicine, membro della famiglia più nota dei commercianti che per anni hanno animato la piazza e imparentato con il consigliere di centrodestra Giordano Tredicine. “Siamo già al lavoro per presentare appello sulla sospensiva al Consiglio di Stato”, dice Tredicine, affermando che l’azione legale non si fermerà con la pronuncia del Tar Lazio: “Gli operatori continueranno a fare la loro battaglia sindacale, legale, amministrativa e anche giudiziaria. Questa non è una battaglia contro i mulini a vento, ma per la difesa dei diritti degli operatori”, che, continua Tredicine, vogliono il decoro tanto quanto il Sindaco Marino: “Con la scusa del decoro vogliono taglieggiare gli operatori”.