Il piccolo Charlie è morto
06/07/2017 di Gianmichele Laino
Hanno staccato la spina al piccolo Charlie Gard. Il neonato affetto da una grave malattia i dieci mesi malato di deperimento mitocondriale, una rarissima malattia genetica che provoca il progressivo indebolimento dei muscoli. I genitori, Connie Yates e Chris Gard si sono battuti fino all’ultimo minuto per tenerlo in vita. Ma alla fine è stata eseguita la sentenza prevista da due gradi di giudizio nel Regno Unito e dalla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo.
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IL PICCOLO CHARLIE E IL BAMBIN GESÙ
Nelle ultime ore, si era ipotizzato un trasferimento presso l’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, dove i dirigenti della struttura ospedaliera vicina alla Santa Sede avevano offerto ospitalità alla famiglia, non per curare il bambino – cosa ormai impossibile -, ma per garantirgli un percorso di fine vita più sereno. Le autorità britanniche, tuttavia, si sono fermamente opposte al trasferimento e l’ipotesi è tramontata definitivamente nella giornata di ieri.
Il piccolo Charlie sarebbe dovuto morire qualche giorno fa, ma i medici hanno permesso ai genitori di potergli stare vicino per un altro po’ di tempo. Nel mentre, gli appelli sono stati frequenti e tutta la comunità internazionale si è commossa nel commentare la vicenda.
L’ULTIMO APPELLO PER IL PICCOLO CHARLIE
L’ultimo grido disperato era stato lanciato dall’associazione Mitocon, insieme alla mamma e al papà di Charlie, per sospendere ogni iniziativa di attuare i disposti della sentenza e per chiedere, per l’ultima volta, di poter essere sottoposto alla terapia sperimentale negli Stati Uniti per la quale era stata avviata anche una raccolta fondi.