Pil allo 0,9%, debito al 132,6%, deficit a meno 2,4 nel 2016
01/03/2017 di Redazione
Istat ha diffuso le stime finali per il 2016 per quanto riguarda il Pil, l’indebitamento e il disavanzo delle amministrazioni pubbliche, e i dati relativi all’occupazione. Nel 2016 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.672.438 milioni di euro correnti, con un aumento dell’1,6% rispetto all’anno precedente. In volume il Pil è cresciuto dello 0,9%. Secondo Istat a livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato aumenti in volume nell’industria in senso stretto (1,3%) e nelle attività dei servizi (0,6%). Il valore aggiunto ha invece segnato dei cali nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (-0,7%) e nelle costruzioni (-0,1%).L’avanzo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) misurato in rapporto al Pil, è stato pari all’1,5% (1,4% nel 2015). Sulla base delle informazioni ad oggi pervenute, l’Istat ha elaborato in via provvisoria le stime del conto consolidato delle Amministrazioni pubbliche relative all’anno 2016. L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -2,4%, a fronte del -2,7% dell’anno precedente. In valore assoluto l’indebitamento è di -40.708 milioni di euro, in diminuzione di circa 3,5 miliardi rispetto a quello dell’anno precedente. La pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) è risultata pari al 42,9%, in calo di 0,4 punti percentuali rispetto al 2015. Nel 2016 le uscite totali delle Amministrazioni pubbliche sono diminuite dello 0,1% rispetto al 2015. In rapporto al Pil sono risultate pari al 49,6%. Al loro interno, le uscite correnti sono aumentate dell’1,3%. Il rapporto debito-Pil dell’Italia nel 2016 e’ stato pari al 132,6%, in aumento rispetto al 132,0% del 2015. Foto copertina: Riccardo De Luca / Anadolu Agency