Pil dell’Italia all’1% nel 2016
14/02/2017 di Redazione
L’Italia è cresciuta dell’1% nel 2016. Lo rileva il dato conclusivo fornito da Istat, dopo la diffusione delle percentuali di aumento della ricchezza nazionale sul quarto trimestre dell’anno scorso. Da ottobre a dicembre 2016 il Pil è cresciuto dello 0,2% su base congiunturale, ovvero rispetto al precedente trimestre, mentre è aumentato dell’1,1% su base tendenziale, relativamente allo stesso periodo del 2015. Come riporta l’istituto nazionale di statistica,
il quarto trimestre del 2016 ha avuto tre giornate lavorative in meno del trimestre precedente e due in meno rispetto al quarto trimestre del 2015. La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei settori dell’industria e dei servizi e di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta.
Il diverso calendario ha permesso all’Italia di superare per la prima volta da 5 anni lo 0 nell’aumento della ricchezza nazionale.
Nel 2016 il PIL corretto per gli effetti di calendario è aumentato dell’1,0%. La variazione annua del PIL stimata sui dati trimestrali grezzi è invece pari a +0,9% (nel 2016 vi sono state due giornate lavorative in meno rispetto al 2015).
Il dato dell’1% rilevato da Istat è, come sempre, una stima, e potrebbe essere rivisto al rialzo oppure al ribasso, per quanto la grandezza dell’incremento della ricchezza nazionale non cambierà in modo rilevante. L’Italia si conferma distante dal resto della zona euro, cresciuta quasi il doppio nel 2016, e la debole performance nell’ultimo trimestre dell’anno sembra confermare le stime deludenti per l’anno in corso. Il leggero aumento del Pil rispetto al previsto potrebbe favorire il Governo Gentiloni a ridurre la correzione di bilancio di qualche centinaio di milioni di euro.
Foto copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO