Plutone è più grande di quanto pensassimo? Le prime rivelazioni di New Horizons
14/07/2015 di Redazione
Plutone, arriviamo. L’abbraccio sarà all’ora di pranzo. Alle 13,49 circa ora italiana la sonda New Horizons della Nasa incontrerà Plutone e sarà una prima volta storica. Il pianeta più lontano del sistema solare (anche se qualcuno dice che il più lontano è Eris) è infatti inesplorato, finora è stato osservato solo dalla terra e se ne conoscono solo alcune caratteristiche, ecco perché l’incontro si rivelerà decisivo per lo studio del sistema solare. Da gennaio 2006, data di lancio, la sonda ha percorso 5 miliardi di km e oggi arriverà a soli 12.500 km dalla superficie di Plutone: sarà l’occasione anche per esplorare la fascia di Kuiper, a ridosso dell’orbita di Nettuno in cui si trovano molteplici corpi celesti, la luna Caronte e altri satelliti naturali.
.@NASANewHorizons #PlutoFlyby is tomorrow. See some of our other 1st encounters with planets: http://t.co/GFtpeoEAqV pic.twitter.com/q9n6YP58y7
— NASA (@NASA) 14 Luglio 2015
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COSA CI HA GIA’ DETTO NEW HORIZONS DI PLUTONE
Le prime immagini trasmesse da New Horizons la scorsa settimana presentano Plutone come un globo arancio con crateri e voragini più grandi del Grand Canyon. Secondo le prime stime – riporta il Guardian – il pianeta sarebbe più grande di quanto gli scienziati pensavano, contando in tutto un diametro di 2.370 km, circa due terzi delle dimensioni della luna. Per Alan Stern, lo scienziato di punta della missione, le ‘nuove’ dimensioni potrebbero suggerire che il pianeta contenga più di ghiaccio e meno roccia sotto la sua superficie di quanto ci si potesse aspettare. I rischi che può correre la sonda nel corso dell’operazione di oggi sono rappresentati dalle particelle di polvere staccatesi in seguito a impatti meteorici: una particella di polvere delle dimensioni di un chicco di riso potrebbe distruggere la navicella, ma le possibilità di un disastro simili sono bassissime, 1 su 10.000.
Photocredit copertina NASA/JHUAPL/SWRI via Getty Images