Facebook ti fa venire l’ansia

Il numero dei like, il confronto con gli account altrui, ma anche le brutte notizie che giungono attraverso la timeline. C’è molto che congiura contro la quiete degli utenti di Facebook.

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Foto: ANSA – Jens Buettner

FACEBOOK E L’ANSIA –

Se è già noto e rilevato il legame di Facebook con la depressione, emerso in numerose ricerche, c’è da dire che il sospetto che una tale correlazione esista anche rispetto all’ansia sono robusti. Uno studio del 2012 della Napier University di Edimburgo ha riscontrato che il 12% degli utenti del social network hanno provato ansia per colpa di Facebook. Un disagio che cresce con il numero degli «amici». Una caratteristica propria di Facebook, visto che gli utenti di altri siti come Linkedin o YouTube non fanno quasi parola di momenti d’ansia.

SU FACEBOOK A CACCIA DI LIKE –

L’ansia da like, l’ansia alimentata dal confronto con altri utenti con più successo nel raccogliere consensi e apprezzamenti, il senso di inadeguatezza al confronto con persone molto diverse, possono minare l’autostima, danneggiare il sonno. Uno studio ha addirittura riscontrato problemi del sonno a causa di rabbia o ansia provocata dal social network nei i 2/3 degli interrogati. Particolarmente stressante sembra essere per alcuni il flusso delle notizie, in particolare di quelle negative, che diversamente farebbero fatica a raggiungere queste persone e che invece in gran numero contribuiscono a peggiorarne l’umore e in genere a sovraccaricarle visivamente ed emotivamente.

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UNA GARA FATICOSA –

Il social network azzurrino infatti promuove, consapevolmente o meno, sentimenti quali la competizione e l’invidia, riproponendo instancabilmente il confronto tra le diverse presenze online e le vite che rappresentano. Un luogo tanto affollato che è la norma per molti sentirsi terribilmente soli e inadeguati di fronte al ribollire del mondo e alle imprese, vere o presunte. di chi se la racconta. Un social network troppo social per dar tregua agli ansiosi e troppo poco social da impedire che gli utenti possano sentirsi soli a spaesati in mezzo alla folla.

 

 

 

 

 

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