Processo Mafia Capitale: le cooperative 29 giugno dovranno pagare l’eventuale multa al posto di Buzzi
05/11/2015 di Marco Esposito
La legge lo consente, e nella sostanza, però, suona come una beffa. Potrebbero essere i bilanci delle cooperative 29 giugno a pagare l’eventuale pena pecuniaria di Salvatore Buzzi, se durante il processo per Mafia Capitale si dimostrassero fondate le accuse a suo carico. È stato l’avvocato Franco Diddi, legale di Salvatore Buzzi e della compagna Emanuela Garrone , a chiedere alla decima sezione penale del tribunale di Roma riunita da stamattina nell’aula Vittorio Occorsio la citazione delle cooperative quali civilmente obbligate per la pena pecuniaria.
L’articolo 197 del Codice Penale lo consente. La norma infatti parla chiaro: se un soggetto che sia dipendente di una persona giuridica, e quindi di un’azienda quali le coop Eriches 29 giugno, 29 giugno e 29 giugno servizi, riceve una condanna per un reato che sia stato commesso nell’interesse della stessa azienda, questa dovrà pagare, “in caso di insolvibilità del condannato“, la pena pecuniaria al suo posto.
Un colpo estremamente abile dell’avvocato Diddi, che ha dunque potuto invocare l’articolo 89 del Codice di procedura che consente agli imputati di convocare i civilmente obbligati. Gli amministratori delle cooperative, presenti in aula, si sono visti trasformare la propria posizione: da potenziali parti civili, ovvero danneggiate dal reato, a potenziali pagatori. Dipenderà da come finirà il processo e dalle decisioni del collegio nel corso del dibattimento.
Nulla è ancora deciso: bisognerà dimostrare che Buzzi è colpevole e, in subordine, che abbia commesso i propri reati in vantaggio delle cooperative; inoltre, Buzzi e Garrone dovranno risultare insolventi, e vista la mole di parti civili e di richieste di risarcimento presentate in udienza è probabile che questo possa accadere. Se le condizioni necessarie si verificassero, le multe o le ammende inferte a Salvatore Buzzi, da pagarsi allo Stato, dovranno essere coperte dai bilanci della 29 giugno, gli stessi che pagano gli stipendi agli operatori. Poi, eventualmente, Buzzi potrà essere chiamato a risarcire gli stessi bilanci. Solo, però, in un secondo momento.