“Quando un sindacato ti sfrutta invece di difenderti” il servizio de Le Iene

È possibile che un sindacato tenga un proprio dipendente a lavorare per anni in nero e sottopagato? Secondo le Iene sì. Sarebbe successo ad Antonietta che avrebbe lavorato con la promessa di un’assunzione mai mantenuta, per ben otto anni in nero e “300mila lire ogni due o tre mesi”. Nadia Toffa, inviata de Le Iene, ha raccolto la testimonianza della famiglia di Antonietta, morta nel 2002 per una brutta malattia. A parlare sono il papà Pasquale, la mamma Antonietta e la sorella Annamaria. Raccontano una storia che sarebbe iniziata nel 1992 quando Antonietta entra in Cisl.

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Per i primi otto anni Antonietta lavora senza contratto, raccontano i parenti, con la promessa che “prima o poi le cose sarebbero cambiate”

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Tenuta così, “piena di speranze” fino al giorno della sua morte, data in cui il sindacato avrebbe promesso alla famiglia un contributo per il suo funerale. Anche quello mai arrivato.

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I familiari continuano a raccontare la storia di Antonietta, a loro dire sfruttata proprio da chi avrebbe dovuto difendere i diritti dei lavoratori. Il paradosso di un sindacato che, nonostante quattro anni fa sia stato condannato a risarcire la famiglia si rifiuta di pagare. La giornalista delle Iene ha quindi chiesto spiegazioni al segretario generale della CISL Basilicata, Antonio Lapadula, che ha tagliato corto “qui non è arrivato niente”. Messo poi davanti all’evidenza, Lapadula ha prima tentato di negare, poi ha chiosato con una massima illuminante: “La giustizia in alcuni casi non è uguale per tutti”.

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