Quel treno Intercity in bilico in Liguria come la Concordia
29/01/2014 di Alberto Sofia
Ancora in bilico, dodici giorni dopo la frana in Liguria e il deragliamento del 17 gennaio scorso. Tanto che c’è chi teme un’altra Concordia. Il convoglio del treno Intercity 606, uscito dai binari nel comune di Andora, non è ancora stato rimosso. Resta sospeso, in equilibrio precario, nonostante l’urgenza. Potrebbero servire diverse settimane, cinque o sei: ma i lavori non sono ancora iniziati. Come spiega Repubblica, nessuno sembra volersi prendere la responsabilità. Un rimpallo continuo: c’è chi spiega come le Ferrovie dovrebbero prima sgomberare la grande frana che resta alle spalle dell’Intercity, per poter mettere in sicurezza l’area. Al contrario, Ferrovie chiede prima il dissequestro alla Procura savonese, spingendo il Comune di Andora e al proprietario privato del terrazzo “staccato” dalla frana, un intervento per garantire lavori senza rischi. Da allora, intanto, la linea ferroviaria che collega Italia e Francia resta interrotta, creando non pochi disagi a chi lavora in quella zona. Con tanto di confusione quotidiana tra pendolari e turisti, tutti costretti a fare la spola tra i binari e i bus.
L’INTERCITY IN BILICO COME LA CONCORDIA – Non mancano le proteste dei sindaci e degli enti locali. Compreso Maurizio Zoccarato, che ha azzardato anche proteste eclatanti, per «denunciare i colpevoli di questo scandalo». Si teme anche che l’affaire dell’Intercity possa rappresentare un «disastro per il festival di Sanremo». Ma non solo: per la città è un periodo importante a livello turistico, tra la Milano-Sanremo del 22 marzo, le sfilate dei carri fioriri e l’arrivo della Pasqua. Anche perché, come denuncia il quotidiano di Ezio Mauro, viaggiare per la Riviera resta ancora complicato:
«Chi arriva da Levante è costretto a fermarsi ad Albenga e salire su un autobus fino a Diano Marina. Nelle due stazioni c’è una confusione da mercato arabo ma niente allegria, anzi: mezzi che partono a caso, la gente che s’aggira smarrita, altoparlanti che annunciano ritardi medi nell’ordine di mezz’ora», si legge.
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Senza dimenticare le pratiche burocratiche, sempre infinite. Chi preferisce prendere l’autostrada può usufruire per ora di sconti del 70%, ma nel tratto tra Andora e Albenga, ma è necessario compilare una quantità di moduli infinita, mentre negli altri tratti dell’Autofiori le cifre da pagare restano sempre care, denunciano i pendolari.
IN BILICO SUL PRECIPIZIO – Nel tratto interessato dalla frana e dal deragliamento dell’Intercity, resta ancora un unico binario. I lavori per il raddoppio a monte della ferrovia fino a Finale Ligure si sono fermati anni fa, per contenziosi giudiziari. Una volta risolti, servirebbe un miliardo e mezzo di euro per completare il secondo tratto, alleggerendo il traffico autostradale. Ma, in un periodo di crisi e tagli, aspettarsi investimenti e lavori imminenti sembra un’utopia. Eppure, per i sindaci potrebbe intanto bastare vedere rimosso quel treno ancora in bilico, che definiscono come una nuova Concordia. Il piano sarebbe già pronto e prevede di portare via con degli elicotteri speciali sia il locomotore che la prima carrozza. Il resto del treno, ancora sui binari, verrebbe poi trascinato via senza troppe difficoltà. Dell’inizio dei lavori, però, non c’è ancora alcuna traccia. Tutto mentre i pendolari sono ancora costretti a fare i miracoli per attraversare l’area.