Il processo di Quinta Colonna al padre dei due ragazzi marocchini autori dello stupro di Rimini
26/09/2017 di Redazione
Lo stupro di Rimini è stato uno dei casi di cronaca politicamente e socialmente più avvertiti del 2017. L’efferata violenza commessa da quattro giovani di origini africane contro una ragazza polacca, un suo amico, e una trans peruviana, ha sconvolto una parte significativa dell’opinione pubblica. Quinta Colonna è tornata sullo stupro di Rimini in modo davvero discutibile.
QUINTA COLONNA PROCESSA IL PADRE DEGLI STUPRATORI MAROCCHINI DI RIMINI
La trasmissione di Paolo Del Debbio ha proposto una intervista a Mohamed, saldatore di Vallefoglia di 51 anni padre dei due minorenni marocchini autori dell’orribile violenza sessuale. Invece che registrare il colloquio, Mohamed è stato sottoposto a una sorta di processo in studio da parte di diversi ospiti di Quinta Colonna. Il premio disgusto è stato vinto da Susanna Ceccardi, il sindaco leghista di Cascina, che ha detto che il padre dei due stupratori di Rimini si sarebbe dovuto vergognare, accusandolo di esser responsabile di quanto commesso dai figli, e rimarcando come le sue scuse non bastino minimente. Ceccardi si è dimenticata come la responsabilità penale sia solo personale secondo la nostra Costituzione. Un elemento che pare sfuggire anche a una avvocata di Rimini, intervenuta per chiedere a Mohamed quali siano le responsabilità sullo stupro di Rimini commesso dai figli.
LEGGI ANCHE > QUINTA COLONNA, AZZANO SI RIBELLA AL SERVIZIO CONTRO I MIGRANTI
Il saldatore marocchino, che ha spiegato anche il motivo per cui è stato condannato per alcuni mesi agli arresti domiciliari, ha ripetuto varie volte le sue profonde scuse per quanto verificatosi. Anche Paolo Del Debbio, a un certo punto, ha rimarcato durante l’intervista di Quinta Colonna come l’uomo avesse chiesto scusa e non fosse corretto insistere su sue responsabilità inesistenti. Il padre dei due stupratori ha raccontato, credibile o no che sia la sua tesi, come i suoi figli fossero ragazzi normali, dediti al gioco del calcio, prima di conoscere Guerlin Butungu. Non si può dimenticare come sia incredibilmente doloroso per un genitore ripercorrere una simile vicenda in una trasmissione TV. Lo stesso Mohamed ha detto che avrebbe preferito non partecipare a Quinta Colonna. Difficile dargli torto.