Radio Islam, spunta di nuovo la “lista di proscrizione” degli ebrei
18/12/2015 di Redazione
In seguito alla diffusione di una lista di personalità di religione ebraica pubblicata sul sito Radio Islam la procura di Roma ha aperto un fascicolo. Nomi e cognomi di imprenditori, personaggi dello spettacolo e giornalisti, elencati in virtù delle loro – talvolta presunte- origini ebraiche. Tra loro, imprenditori (come John Elkann, Carlo De Benedetti e Franco Bernabe’), giornalisti (Clemente Mimun, Roberto Saviano, Gad Lerner, Enrico Mentana, Paolo Mieli), intellettuali e anche documenti sul ‘potere ebraico’ in Italia. Per questo la magistratura procede contro ignoti per minaccia e diffamazione aggravate dall’odio razziale. Quella della blacklist non è l’ultima trovata di Radio Islam, ma un documento che viene riproposto periodicamente da frange dell’estrema destra. Era successo nel 2011 sul sito neonazista Stormfront e in questi giorni, sul sito islamico.
SEL CHIEDE LA CHIUSURA DEL SITO –
“Compare sul Web e sui social – denuncia Gianluca Peciola di Sel – un sito che deve essere oscurato. Si tratta di un portale che fa chiaro riferimento all’odio antisemita strumentalizzando la religione islamica. Chiediamo alle autorità competenti di provvedere all’oscuramento del sito ed a fare gli approfondimenti tecnici e giudiziari necessari con prontezza”.
L’INTERVENTO DI ORLANDO –
Il ministro della giustizia Andrea Orlando è intervenuto per contrastare la propaganda terroristica online, l’obiettivo è quello di incontrare periodicamente chi opera nel mondo della rete studiando possibili modalità di collaborazione per contrastare l’odio sul web. Orlando è convinto “che questi fenomeni non si possano reprimere solamente con interventi penali” e sia invece necessaria “un’interlocuzione per contenerli attraverso forme di autodisciplina degli operatori del settore”. Il primo di questi incontri si è tenuto al ministero lunedì con i rappresentanti di Microsoft, Facebook e Google.
LA COMUNITÀ EBRAICA –
Riccardo Pacifici, ex presidente della Comunità ebraica di Roma e attuale executive board dell’Israeli jewish congress, su Repubblica, condanna l’episodio, ma invita al dialogo.
“Le leggi e gli investigatori italiani sono i migliori in Europa sul fronte del contrasto al cyber crime e ai reati di incitamento all’odio razziale. Dispiace che ciò accada proprio mentre l’Europa, dopo gli attentati di Parigi, è impegnata a costruire valori di accoglienza e di integrazione verso i migranti musulmani. Contro le derive xenofobe e populiste e contro gli estremismi dell’estrema destra. Stupisce che questo antisemitismo accomuni neonazi a islamisti. Auspico che la comunità musulmana italiana possa avere leader democraticamente eletti coi quali costruire un dialogo serio. Oggi ci troviamo difronte a sedicenti esponenti dell’islam, non eletti da nessuno, che gestiscono fondi di dubbia provenienza, che si presentano come dialoganti per poi fare propaganda antisemita”.
RADIO ISLAM –
Radio Islam è “un’associazione apolitica, che agisce per promuovere maggiori e migliori relazioni tra l'”occidente” e il mondo arabo e islamico”, la cui presentazione la lasciamo alla stessa pagina web:
Radio Islam è contro tutti i tipi e forme di razzismo, contro ogni discriminazione basata sul colore della pelle, la fede religiosa e il gruppo etnico. Perciò Radio Islam è contro il razzismo ebraico verso i non-ebrei e gli obiettivi del sionismo internazionale.
Il sionismo internazionale, oggi, costituisce l’ultima ideologia razzista ancora vivente e lo stato sionista d’Israele l’ultimo luogo rimasto di “apartheid” nel mondo.
Israele costituisce, per la sua sola esistenza, una completa provocazione ad ogni principio, regola e legge internazionale, e il razzismo ebraico una violazione di ogni etica e morale conosciuta dall’uomo.