Rc Auto, come puoi scoprire chi non paga l’assicurazione

Le assicurazioni Rc Auto partono all’attacco di chi non è in regola. Ovvero, a quanto pare, del dieci per cento dei possessori di veicolo, che non avrebbero però la copertura assicurativa. Ora però tutto cambia: il ministero dei Trasporti mette on line un database che si potrà interrogare per vedere se alla targa di un’automobile corrisponde una copertura assicurativa. Spiega il Corriere:

Si tratta di quasi 4 milioni di possessori di veicoli, da oggi individuati e inseriti nell’enorme banca dati del ministero dei Trasporti. Entrando sul sito del ministero e cliccando sul link opportuno è possibile infatti verificare se la propria auto o il proprio motorino risultano regolarmente assicurati. Chi non è in regola con l’assicurazione, si legge in un comunicato del ministero, prima di mettersi alla guida deve provvedere «entro 15 giorni» a regolarizzare la posizione, se non lo fa, «si procederà alla trasmissione delle informazioni sui casi di inadempienza al competente ministero dell’Interno affinché ne vengano informate tutte le forze di polizia e le Prefetture competenti».

Sul sito internet del ministero e su www.ilportaledellautomobilista.it è disponibile il database:

verifica copertura assicurativa  RCA ministero

Bisogna aggiungere i dati del veicolo (ovvero: soltanto la targa) nella mascherina del database:

verifica copertura assicurativa rca

Le foto del database per la caccia a chi non ha l’assicurazione auto:

 

Basta aggiungere il numero della targa per avere il responso (qui il numero è stato cancellato):

verifica rca ministero

Il ministero però ha dato tempo per mettersi in regola: quindici giorni.

Questo significa che arriverà subito a casa la multa, che come prevede il codice della strada all’articolo 193, stabilisce sanzioni che vanno da 841 a 3 mila 366 euro, oltre al sequestro del veicolo? Non proprio perché la legge prevede che si debba pagare l’assicurazione se si circola con l’automobile, occorre quindi dimostrare che il veicolo circolava senza tagliando. E qui entra in gioco la possibilità di utilizzare il sistema di telecamere tutor e ztl a cui sarebbe più difficile sfuggire. Nell’articolo sulla Rc auto del decreto Destinazione Italia, poi stralciato e che quindi non è stato approvato ieri, era contenuta la possibilità di una modifica normativa che consentiva di erogare sanzioni per chi circola senza tagliando anche con ztl e tutor, incrociando subito, alla contestazione, le banche dati e in questo modo rendendo difficile la vita dei «furbi».

Furbi? Certo. Anche se bisognerebbe che il ministero ricordasse anche questo:

rc auto quanto costa

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