50 sfumature di grigio (Recensione), il film che ti fa passare la voglia di.
12/02/2015 di Maddalena Balacco
Eccomi qui all’anteprima romana del film più atteso dell’anno in sostituzione di Boris Sollazzo, che è dovuto andare fino a Sanremo per evitare di dover soccombere all’incombenza di recensire 50 sfumature di menare grigio (ragazzi, basta con la gricia, lo abbiamo capito che siete sempre i numeri uno della battuta riciclata all’ennesimo, ok?).
Venti minuti prima dell’inizio del film, un’inquietante voce (para sensuale, la definirà qualcuno) ci avvisa che la sala è monitorata con sistemi della Nasa in grado di verificare attività di elettromagnetismo e che inoltre verremo controllati dagli addetti con occhiali da visione notturna, non si capisce se per contrastare la pirateria o il gioco a candy crush dilagante per noia, ma alla fine si propenderà per questa ultima ipotesi
In ogni caso la vera cosa shockante di questa anteprima è scoprire che realmente c’è qualcuno nel mondo che mangia le bacche di goji
Ma torniamo al film: l’attesissimo 50 sfumature di grigio, nato dalla celebre trilogia di libri che milioni di copie ha venduto in tutto il mondo, il paradiso cinematografico dei peccatori, l’annunciata vendetta di Ultimo tango a Parigi nelle sale di mezzo mondo, lo sdoganamento del porno nel commerciale, inizia con una ragazzina vestita male che inciampa nello studio di un riccone dalla faccia di stoccafisso, accomunabile a Pirlo per la straordinaria qualità di esprimere tutte le sue emozioni con un’unica faccia
Tra parentesi promana una sexytudine simile a quella del nonno di Heidi intento a imburrare il pane, figurarsi incutere timore. Unanime l’opinione che sarebbe stato meglio far fare il protagonista all’attore che interpreta invece l’autista, ovvero questo signore qui.
La trama è abbastanza fedele all’andamento del primo libro (ebbene sì, avremo anche tre film, quindi mettetevi l’anima in pace) eccetto per l’assenza di alcune scene che – checché ne dicano le addette ai lavori – non aggiungevano assolutamente nulla a una storia d’amore quasi migliore nel film che sulla carta, dove un inverosimile ondata di sesso (biologicamente impossibile ma tant’é) rendeva la storia il classico porno senza trama, per vedere il quale in effetti bastava digitare youporn piuttosto che prendere freddo e andare fino al cinema.
Ma arriviamo alla ciccia: scena di sesso numero uno. Lei si agita prima dell’uso. Lui, sempre con l’espressione di cui sopra, le toglie i vestiti bramoso e subito notiamo che… lei non si è fatta la ceretta! Ma come! Un piano ravvicinato per di più in controluce! Cose che farebbero passare la libido a chiunque ma non a Mr Grey, che come tutti sappiamo è un pervertito e lo esprime anche in queste piccole cose
Subito dopo i due fanno un utilissimo bagno insieme ma dimenticano il sapone (o forse è una perversione anche questa).
Il prosieguo del film è esattamente come lo si può immaginare: una storia d’amore condita da molto nudo (ma perlopiù di lei, e chissà che non sia meglio così), in cui a guadagnarci tutto è la cara Anastasia, soprattutto dal punto di vista del guardaroba, in partenza totalmente orribile come testimoniano le scarpe che la Steele indossa per mezzo film prima che Grey riesca finalmente a convertirla ai tacchi, scarpe talmente orribili che nessun trailer le mostra, e quindi non riusciremo a farvi qui vedere, ma fidatevi. Il buon Grey si capisce subito che è cotto marcio, altro che Dominatore e menate del genere, subito si è sottomesso all’unico vero potere mondiale
In sostanza il film, complici anche le recensioni spoiler dei giorni scorsi, non delude ma non appassiona. Ci sono due che si piacciono e iniziano a frequentarsi, solo che a lui piace frustare e quelle robe là. Sarebbe anche interessante se non fosse che con lei non lo fa mai (se non mezza volta, e se ne pente subito). In sostanza del tanto sbandierato sesso estremo non c’è niente (e anche del tanto sbandierato sesso, a dirla tutta). Nulla di più di quanto già non facciano gran parte delle donne italiane dopo aver letto qualche articolo dei giornali online su come mantenere viva la propria relazione dopo il secondo anno.
Insomma maschietti, se contavate di portare a San Valentino al cinema la vostra dolce metà per poi trarne giovamento una volta tornati a casa, scordatevelo. 50 sfumature di grigio fa passare la voglia di fare qualsiasi cosa e venire il dubbio di non essere mai depilati abbastanza. Però se vi piace il genere lui incontra lei e si innamorano è ok.
Ps. come sempre, l’unica che se la cava è Beyonce