Maltrattamenti di animali, nel Regno Unito arriva l’obbligo di telecamere nei macelli
13/11/2017 di Donato De Sena
Il governo britannico dice sì all’obbligo per i macelli di animali di utilizzare telecamere a circuito chiuso. La notizia è arrivata ieri e confermata dal ministro dell’Ambiente Michael Gove, che parlando dei piani governativi ha spiegato che dalla prossima primavera tutti i mattatoi dove ci sono animali vivi dovranno installare telecamere di sorveglianza al fine di impedire maltrattamenti. I filmati registrati saranno accessibili a chi evidenzierà casi di animali abusati. E una volta scoperte violazioni i responsabili dei macelli potrebbero perdere la licenza o essere costretti ad affrontare una causa penale. I gestori dei mattatoi, inoltre, dovranno dare accesso ai veterinari ai video relativi agli ultimi 90 giorni.
GRAN BRETAGNA, OBBLIGO DI TELECAMERE NEI MACELLI DI ANIMALI CONTRO I MALTRATTAMENTI
La decisione del governo arriva dopo la pubblicazione di diverse immagini scioccanti di maltrattamenti avvenuti nei mattatoi del Regno Unito. Alcuni fimati pubblicati dall’Independent lo scorso anno hanno mostrato le pessime condizioni in cui erano costretti a vivere migliaia di galline allevate in batteria, nella sporcizia e in spazi strettissimi. Altri video registrati di nascosto dagli attivisti animalisti di Animal Aid hanno invece mostrato personale dei macelli che prendeva a calci e pestava animali, o spegneva sigarette sul loro corpo. Le immagini hanno suscitato molte reazioni e diversi aziende di supermercati si sono difese da accuse e sospetti sostenendo come gli impianti dei loro fornitori fossero provvisti di telecamere di sorveglianza.
Presto non ci saranno dubbi. Le nuove norme per rendere obbligatorie le riprese a circuito chiuso saranno introdotte a inizio 2018 e daranno ai proprietari dei mattatoi sei mesi di tempo per installare le telecamere e mettersi in regola. L’iniziativa sembra aver riscosso una grande approvazione, non solo tra gli animalisti. «Abbiamo uno dei più elevati standard di benessere degli animali al mondo e vogliamo consolidare lo status di leader e anzi sollevare ancora l’asticella», ha detto Gove. E ancora: «Queste forti misure sono un’ulteriore dimostrazione ai consumatori di tutto il mondo che, mentre lasciamo l’Unione Europea, continuiamo a produrre il nostro cibo secondo i più alti standard». «Questo è un passo gradito e decisivo», ha commentato invece David Bowles, capo degli affari pubblici della Rspca (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals, ente britannico che promuove il benessere degli animali).
(Immagine di copertina da un video di Essere Animali su maltrattamenti in un allevamento intensivo)