Renzi o Bersani? Per chi tifano i quotidiani italiani

ANTI VENDOLA – Sul ricatto vendoliano a Bersani, “Ti voto se c’è profumo di sinistra”, parla oggi anche Libero. In un focus a firma di Francesco Specchia, con vignetta sotto di Benny, avvicinamenti e probabili alleanze, che possono giocare la differenza domenica prossima. Il quotidiano di Belpietro parte in prima con le “primarie farsa”, raccontando un esperimento di broglio. Anche qui, evidenziare storie scomode e divergenze tra leader, serve per provare a buttare in caciara una faccenda che descrivere come una festa proprio non si può.

TITOLI EFFETTO – Il Manifesto ha un titolo particolare. Inizia con in prima “Voto a 5 stelle”, in cui si parla delle primarie ma anche del parere di Beppe Grillo in merito. Si prosegue il giorno dopo in cui lo spazio alle politiche di centrosinistra è molto più esiguo e viene ricalcata la proposta di Nichi a Bersani.

UNITA’ BERSANIANA – “Bersani è in testa sarà sfida con Renzi”, titolava L’Unità il giorno dopo le votazioni delle primarie. Negli ultimi tempi il quotidiano del Pd ha dimostrato di avere certamente più a simpatia il segretario che lo sfidante. Lo ha fatto anche oggi. L’apertura odierna, “La sfida ricomincia da 9”, è una chiara risposta alle affermazioni di Renzi, secondo cui si comincia, al ballottaggio, dal risultato di 0 a 0. Non a caso c’è posto privilegiato anche per le dichiarazioni della segretaria della Cgil Susanna Camusso, che ha parlato di “problema” nel caso di vittoria del sindaco di Firenze. Par condicio nella cronaca: si lascia spazio sia al segretario (“Abbiamo fatto un bel regalo all’Italia”), ma pure al sindaco fiorentino (“Missione compiuta: il Pd è cambiato”).

TUTTO POLITICA – Nel raccontare le primarie del centrosinistra la Stampa ha evitato ed evita tuttora di sbilanciarsi. Lunedì ha offerto un’ampia panoramica per lunedì, lasciando spazio anche al Monti Bis e al panorama Pdl. Martedì la musica cambia. Il caso Ilva cattura l’attenzione con editoriale di Baroni sulla mancata “credibilità del Paese”. Al centrosinistra resta la parte alta, senza nessuna allusione alla lettera per Bersani.

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