Renzo Piano: l’archistar amico di Beppe Grillo che diventa senatore a vita

Un architetto di fama mondiale, vincitore del Premio Prinzker nel 1998 e primo italiano ad essere inserito dal Time nell’elenco delle 100 personalità più influenti del mondo. Ma anche il candidato “non ufficiale” al Quirinale di Beppe Grillo prima del voto su Rodotà, e un grande amico del Semplice Portavoce del MoVimento 5 Stelle. Renzo Piano, senatore a vita da oggi per volere di Giorgio Napolitano, diventa così ancora di più un rappresentante del genio italiano.

L'Aquila, Inaugurazione Auditorium del Parco

RENZO PIANO SENATORE A VITA – Nato a Genova, nel quartiere Pegli, in una famiglia di costruttori, dopo aver ottenuto la maturità classica frequenta le facoltàdi Architettura di Firenze e Milano; laureatosi nel 1964 al Politecnico di Milano diventa allievo di Marco Zanuso. A Milano lavora per un lungo periodo presso lo studio di Franco Albini. La sua è una carriera scandita da grandi opere, in Italia e nel mondo. Nel 1981 fonda il Renzo Piano Building Workshop (RPBW), con uffici a Genova, Parigi e New York. Nel 1988 il comune di Genova gli affida l’incarico di ristrutturare il Porto Antico, in vista delle Celebrazioni Colombiane (Expo ’92 Genova), festeggiamento dei 500 anni della scoperta dell’America. Nel 1992 gli viene affidato l’incarico di ricostruire l’area di Potsdamer Platz a Berlino. I lavori si protrarranno fino al 2000 e coinvolgeranno numerosi architetti tra cui Giorgio Grassi, Hans Kollhoff, Helmut Jahn, David Chipperfield, Diener + Diener e molti altri. Nel 1994 vince il concorso internazionale per il nuovo Auditorium Parco della Musica di Roma, inaugurato nel 2002. Nel 2004 porta a compimento la Chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo (Video).

RENZO PIANO, LE OPERE – Nel 2008, dopo quasi dieci anni di progettazione e lavori, viene inaugurata poi la California Academy of Sciences di San Francisco. Tra gli edifici più eco-sostenibili al mondo per la ricercatezza con cui sono stati scelti i materiali. Nel 2006 Thomas Pritzker, chairman della Officer of The Pritzker Organization e membro della giuria che assegna il Premio Pritzker, lo sceglie per progettare la sua villa ad Aspen, che diventerà il primo progetto di residenza privata unifamiliare di Piano. Il 5 luglio 2012 a Londra viene inaugurato The Shard (La Scheggia), di cui Renzo Piano è progettista, che con i suoi 310 metri risulta, al momento, il più alto grattacielo d’Europa e 45esimo al mondo. Nello stesso 2012, viene presentato il progetto di RPBW del Nuovo palazzo di Giustizia di Parigi, un grattacielo di 160 metri che diventera’ la piu’ alta costruzione della citta’ dopo la Tour Eiffel.

RENZO PIANO E LA POLITICA – In tempi non sospetti Piano ha parlato della sua ammirazione per Beppe Grillo: in questa intervista ad Aldo Cazzullo del Corriere della Sera, che risale al 2010 e quindi ben prima della vittoria elettorale del MoVimento 5 Stelle, si esprimeva così:

E il suo concittadino Beppe Grillo? “E’ un caro amico, ci litigo spesso sulla forma, perché le sue battaglie civiche sono quasi sempre giuste”. E la sinistra? “Mi fa soffrire. Ce l’ho nell’anima”, chiude Piano.

Mentre in un’intervista a Federico Rampini di Repubblica Piano si esprimeva così:

Lei lo conosce bene?
«Siamo amici da 30 anni e lo rispetto. Di certo so questo di lui: è un buono che fa la faccia cattiva. Tra le cose giuste che sta facendo, ha coinvolto tante persone che non hanno interessi privati in gioco, non hanno secondi fini. Giovani, entusiasti, non corrotti. Animati dall’idea che la cosa pubblica è di tutti, che governare è una cosa meravigliosa, se fatta nel rispetto delle regole».

L’errore più grave di Grillo?
«È sull’Europa. Non se la prenda con l’euro. La vocazione europea dell’Italia va difesa, anche perché il nostro paese abbia una voce e un ruolo per cambiare le politiche europee che non funzionano».

Lei che consiglio gli dà?
«In un frangente difficile, nel mio mestiere ho una regola: di fronte a un progetto complesso o controverso, io scrivo un decalogo di principi fondamentali. Se vengono accettati, vado avanti. Grillo faccia lo stesso, presenti le sue proposte irrinunciabili. E poi dia una mano a Bersani per governare. È la cosa giusta da fare. So che il Pd e M5S sono due mondi. Ma le battaglie giuste possono farle insieme».

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