Rinegoziazione mutuo: cosa c’è da sapere e come si fa
02/12/2014 di Redazione
In tempi di tassi d’interesse bassi le famiglie hanno una nuova opportunità per limitarele proprie uscite. Rinegoziare il mutuo.
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RINEGOZIAZIONE DEL MUTUO, COS’È – Rinegoziare il mutuo significa modificare alcune clausole contrattuali, come la durata residuale del rimborso o il tipo di tasso applicato. Avviene, ad esempio, quando cambia la durata del del mutuo, con influenza sull’netità della rata, o con il passaggio da tasso fisso a variabile (o viceversa).
RINEGOZIAZIONE DEL MUTUO, CHI LA FA – La rinegoziazione del mutuo riguarda esclusivamente i due contraenti, banca e mutuatari. Solo queste due parti possono modificare le condizioni del contratto, che continuerà a sussistere senza essere estinto. La rinegoziazione avviene quando istituto di credito e cliente sono d’accordo sulle variazioni e non può essere imposta da nessuna delle due parti. La banca, ad esempio, può negare il consenso nel caso di situazione economica instabile del debitore.
RINEGOZIAZIONE DEL MUTUO, COME AVVIENE – La rinegoziazione del debito avviene attraverso una scrittura privata anche non autenticata. Si tratta dunque di un semplice accordo tra banca e mutuatario che può essere condotto anche attraverso uno scambio di corrispondenza tra le parti. Non è richiesto l’intervento di un notaio, visto che non c’è estinzione del contratto ma solo la modifica delle condizioni in esso stabilite.
RINEGOZIAZIONE DEL MUTUO, QUANTO COSTA – La rinegoziazione del debito è gratuita. È la legge n. 244 del 24 dicembre 2007, ovvero la manovra finanziarioa 2008, il testo che la introduce, a stabilire che essa deve avvenire senza costi e atti notarili. Dal punto di vista fiscale vengono mantenuti tutti i benefici preesistenti. Rimane immutata, ad esempio, se stabilita dal primo contratto, la detraibilità degli interessi passivi. Per il resto non sono previste né commissioni bancarie, né imposte sostitutive.
RINEGOZIAZIONE DEL MUTUO, PERCHÈ CONVIENE – La rinegoziazione del mutuo può consentire ai clienti degli istituti di credito una più comoda. Se aumentano i tassi ad esempio l’importo della rata può essere riportato su livello precedente all’aumento dei tassi, senza aggravi per lo Stato né per le banche. Ma ultimamente la rinegoziazione sta riscuotendo successo a causa del restringimento dello spread, ovvero del divario tra rendimento dei titoli di Stato decennali tedeschi (Bund) ed omologhi italiani (Btp). Da quando il tasso dei Btp si è abbassato sono calati, di conseguenza, anche i tassi di riferimento dei mutui, dunque le nuove offerte delle banche risultano più convenienti.
(Foto di copertina di Mauro Scrobogna da archivio LaPresse)