Roberto Calderoli che mangia la banana
05/05/2014 di Redazione
Accompagnandosi con la consueta forma «Non sono razzista, ma…» Roberto Calderoli ha ripetuto il gesto antirazzista svuotandolo di significato a beneficio dei leghisti duri e puri radunati a convegno a Pontida.
CALDEROLI NON È RAZZISTA – Dice Roberto Calderoli che: «Non sono razzista, ma ciascuno è pregato di mangiarsi la banana a casa sua» e subito dopo lancia la campagna referendaria per «l’abrogazione dell’abrogazione del reato di immigrazione clandestina» slogan un po’ involuto per riproporre la stessa levata d’ingegno già cassata dalle nazionali ed europee.
UNA LEGA ANCORA DECISIVA? – Uno show di pessimo gusto come al solito, non per niente Calderoli si era distinto proprio nel linciaggio razzista di Cecile Kyenge, ma la Lega pur disperata resta sulla breccia e parte fondamentale di un possibile blocco di centro-destra più a destra di Alfano e non è quindi il caso di considerare del tutto velleitarie certe prese di posizione. Prova ne sia che è stato Silvio Berlusconi a indicare proprio in Calderoli il riferimento leghista nella trattativa sulla riforma elettorale, quella che Berlusconi si è impegnato a realizzare con Renzi.
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L’ASSE ROMANI-CALDEROLI – «Sono in contatto quasi quotidiano con Roberto Calderoli e stiamo cercando una soluzione ragionevole al futuro del Senato». Così Silvio Berlusconi intervistato a «In mezz’ora». Il capogruppo di Forza Italia in Senato Paolo Romani «sta cercando di trovare un nuovo accordo» sulle riforme assieme al suo omologo del Pd Luigi Zanda» ha spiegato. Un contributo quello di Calderoli, uno dei pochi legislatori al mondo che abbia mai avuto la faccia tosta di ammettere che la sua legge elettorale fu «una porcata», che non depone certo a favore delle speranze di una legge elettorale concepita nell’interesse del paese. A questo giro probabilmente la plateale porcata sarà evitata, ma la presenza di guastatori come gli stessi leghisti e forzitalioti che hanno licenziato il Porcellum rende evidente che sarà dura arrivare a un testo condiviso sottraendosi al loro potere d’interdizione e ricatto. Il timore di alcuni, per i quali il Porcellum rischia di essere seguito da un Bordellum non appaiono del tutto infondati.